Investire sui megatrend attenzione al rischio e alle valutazioni

Dal cambiamento climatico all'invecchiamento della popolazione: i megatrend del momento sono il futuro su cui puntare? Tutti i pro e contro da sapere prima di investire

MoneyReport, il blog di SoldiExpert SCF

Il blog di SoldiExpert SCF

“Le predizioni sono molto difficili, specialmente per il futuro” sosteneva Niels Bohr, uno dei padri della fisica quantistica. Eppure il fascino di cercare di prevedere quali saranno le tendenze future resta uno dei mestieri più praticati, soprattutto nel campo degli investimenti. John Naisbitt ha inventato il concetto di “Megatrends” nel 1980 e fu fra i primi a scrivere di globalizzazione e di come il mondo nuovo sarebbe cambiato.

Per Gerda Pfeiffer, gestore responsabile del fondo Credit Suisse Solutions Megatrends. «Il fondamento dell’approccio megatrend risiede nel presupposto che l’esposizione a solidi elementi di sviluppo di lungo termine, come i cambiamenti demografici o il riequilibrio economico, si tradurrà in creazione di valore nel lungo periodo”.

 

Investire nei megatrend: quali sono?

 

I megatrend su cui i gestori si concentrano appartengono ad alcune grandi aree:

  1. urbanizzazione ed effetti demografici,
  2. cura della salute e invecchiamento della popolazione
  3. sostenibilità del pianeta e cambiamenti climatici,
  4. tecnologia e sicurezza.

Capire e “salire” su un megatrend ovvero capire da che parte tira il vento (e non un semplice venticello passeggero) può significare quindi partecipare a movimenti rialzisti molto rilevanti, traendone un beneficio anche economico se si è investito al momento giusto, nel modo giusto e per il tempo giusto. E’ qualcosa di possibile?

I gestori che puntano proprio sui megatrend pensano di sì ed è numerosa la gamma di fondi d’investimento che puntano a cercare di cogliere questi movimenti significativi di medio/lungo periodo. Qualcosa di ben diverso dall’inseguire i mercati finanziari nelle oscillazioni quotidiane, facendo proprio il celebre detto “quando il saggio indica la luna, lo sciocco guarda il dito”. E’ una buona strategia puntare sulla luna? E può essere consigliata a chi vuole investire per i propri figli, con un orizzonte temporale quindi non ravvicinato, un patrimonio da trasmettere ai propri eredi?  In questo report cerchiamo di fare chiarezza sulla validità come strategia di investimento di investire sui megatrend.

 

I rischi di puntare sui Megatrend

Cercare di capire quali saranno i temi del futuro è certo affascinante ma è un esercizio molto rischioso. Basti ricordare alle aziende del ‘futuro’ che oggi non sono nemmeno più quotate perchè il settore dove operavano è totalmente cambiato o il management non ha saputo interpretare il cambiamento in atto o si semplicemente dimostrato fallimentare.

Si pensi poi al tema della fine del petrolio di cui si parla da decenni come tendenza ineluttabile. Già nel 1972 il Club di Roma, un’associazione non governativa, no-profit, di scienziati e economisti prevedeva l’esaurimento delle risorse. Salvo poi scoprire che il pianeta può avere risorse nascoste notevoli o nuove tecniche estrattive possono cambiare tutte le carte in tavola. Come è accaduto con lo shale gas che ha fatto diventare gli Stati Uniti negli ultimi anni autosufficiente sul fronte petrolifero e le azioni delle società delle energie rinnovabili hanno visto in molti casi i prezzi precipitare.

Per questo SoldiExpert SCF ritiene come società di consulenza finanziaria indipendente che sia meglio investire per un risparmiatore normale con una media propensione al rischio non sui megatrend ma sui trend e su un paniere ampio e diversificato tenendo i piedi per terra.

Sui ‘mega’ trend se si sbaglia si possono prendere anche mega perdite e si deve essere in grado di sopportare volatilità e perdite anche molto forti. E’ un tema interessante ma non per tutti e la scelta del gestore è ancora più strategica che negli altri fondi perché la delega è molto ampia e non esistono benchmark da seguire e se si sceglie di operare su questi temi è bene operare comunque con una logica di controllo del rischio

 

Urbanizzazione, un megatrend su cui investire

 

Attualmente la popolazione mondiale ammonta a 8 miliardi di persone. Secondo le ultime stime delle Nazioni Unite, la popolazione mondiale raggiungerà i 10,9 miliardi di persone entro la fine del secolo.

Circa il 55% della popolazione mondiale vive oggi in città (una persona su due). Nel 2050 grazie al processo di urbanizzazione due persone su tre vivranno in città: circa il 70% della popolazione mondiale.

Gran parte della crescita delle popolazioni urbane sarà concentrata in Asia ed Africa, specialmente in Cina, India e Nigeria dove i tassi di fertilità rimangono alti. Questa evoluzione determinerà numerosi cambiamenti in diversi campi.

Produrre cibo a sufficienza per nutrire la popolazione mondiale costituisce già oggi una sfida impegnativa. Quale sarà la situazione in futuro? L’accesso alle risorse naturali, la sicurezza alimentare, e la pressione sull’ambiente porteranno a notevoli criticità. Ma anche a molte opportunità.

 

 

I fondi che investono su cui megatrend: su cosa si concentrano?

 

Il settore idrico, dei trasporti e delle smart city sono alcuni dei temi nel mirino dei fondi che investono sui megatrend. Oltre a quello dei consumi.

L’irrompere sul pianeta di una nuova classe media e ricca proveniente dai paesi emergenti determinerà un robusto incremento della spesa per beni e servizi di consumo.

 

Più alto è il reddito più i beni più discrezionali diventano rilevanti: i consumatori iniziano a sentire il bisogno di assistenza sanitaria, istruzione, beni voluttuari

 

Avanza una nuova generazione di “ricchi” ma anche di nuovi poveri. Per questo esistono diversi fondi che investono sul megatrend del lusso e dei premium brands ma anche del tempo liberoQuesto tema di investimento di una nuova primavera dei consumi e del tempo libero è un tema che diversi fondi cercando di cavalcare  (fondi come il Fidelity Sustainable Consumer Brands LU0882574139, BNP Paribas Consumer Innovators Clas EUR LU0823411706, Invesco Asia Consumer Demand A Cap $ LU0334857355)

 

 

Fondi che investono sui megatrend della crescita dei beni di consumo

A confronto i fondi con almeno 5 anni dei vita che investono sui megatrend del boom dei consumi primari e secondari soprattutto nei Paesi Emergenti. Il drawdown è un indicatore di rischiosità del fondo: maggiore è questo valore, più il fondo è rischioso

 

Investire sui consumi dei Paesi Emergenti: quali rischi non percepiti?

Questi fondi settoriali megatrend puntano sui consumatori cinesi, indiani e di altri paesi emergenti che sostenuti dalla crescita demografica e dall’aumento dei redditi spenderanno il loro reddito acquistando beni di aziende sia localizzate nei mercati emergenti che in quelle (multinazionali) situate nei paesi sviluppati. Si fa grande attenzione anche alla relativa giovane età della popolazione di molti paesi, in cui i giovani che entrano nel mondo del lavoro mostrano stili di vita sempre più ambiziosi.

Naturalmente i consumi dei Paesi Emergenti possono incontrare dei freni. E’ importante notare che ci sono vari fattori che possono influenzare i modelli di consumo e i tassi di crescita per i mercati emergenti, come i cambiamenti nelle politiche commerciali globali, l’instabilità politica e le fluttuazioni dei prezzi delle materie prime. Si pensi agli sconvolgimenti causati dalla pandemia di Covid-19 e ai problemi che hanno causato su molti Paesi Emergenti.

 

IL CONSIGLIO DI SOLDIEXPERT SCF: Attenzione. Se il tema dello sviluppo dei consumi nei paesi emergenti sembra chiaro ciò non significa guadagni sicuri per gli investitori. I profitti facili non esistono da nessuna parte. Nemmeno con i megatrend. La corporate governance di molte società quotate in paesi emergenti non viene giudicata totalmente affidabile (e nemmeno la governance politica) e molti investitori preferiscono puntare su multinazionali europee o americane che operano come esportatrici in questi mercati.

 

Investire sui Paesi Emergenti rischia in fasi di rialzo dei tassi di essere controproducente: una minore liquidità sui mercati globali innesca regolarmente una sorta di fuggi fuggi dalle Borse azionarie e obbligazionarie di diversi Paesi emergenti perché considerati a torto o a ragione più rischiosi in quadro di eventuale risalita dei tassi d’interesse.

 

Investire sui megatrend: salute e invecchiamento

 

Per il 2050 potrebbero esserci per la prima volta nella storia dell’umanità un maggior numero di persone che hanno più di 60 anni rispetto agli under 15. A  livello globale, si prevede che il numero di individui nella popolazione in età lavorativa diminuirà, aggravando ulteriormente il tema dell’invecchiamento della popolazione.

I fondi che investono sull’invecchiamento della popolazione puntano sui servizi per gli anziani, cure e trattamenti, salute e benessere, soluzioni low cost, case di cura.

Naturalmente, il rapido invecchiamento della popolazione globale richiede più assistenza sanitaria e, poiché le persone anziane detengono gran parte della ricchezza mondiale, saranno disposte a pagare per trovare delle soluzioni.

Nelle economie sviluppate, l’invecchiamento della popolazione significa che i governi devono essere in grado di curare più persone con meno soldi.

 

cambiamenti climatici, ambiente ed energie alternative: un megatrend su cui investire?

 

Un tema che assume un interesse importante è quello legato alla salvaguardia dell’ambiente e ai cambiamenti climatici. E sono numerosi i fondi che puntano a questo megatrend puntando su titoli azionari di emittenti a livello globale le cui attività comprendono lo sviluppo, la produzione, la promozione di tecnologie, servizi o prodotti che contribuiscono a contenere o limitare le emissioni di gas serra o che consentono di adattarsi all’impatto delle variazioni climatiche.

Questi fondi puntano per esempio a società che producono materiali compositi e in fibra di carbonio, un materiale sempre più usato per esempio nell’industria aeronautica (dove da alcuni anni si sta assistendo a un boom degli ordini) perché consente di costruire velivoli sempre più leggeri e con consumi di carburante più bassi.

Esistono poi diversi fondi che investono sul tema dell’acqua, poiché sempre più paesi sono classificati come carenti di acqua dolce.

 

La preservazione delle risorse idriche è, infatti, una sfida fondamentale di questo secolo, perché l’incremento demografico e il miglioramento del tenore di vita determinano un fabbisogno crescente di acqua potabile.

 

E di fronte a queste sollecitazioni si moltiplicano le soluzioni tecnologiche per aumentare la risorsa (in particolare con le tecniche di desalinizzazione) e razionalizzare la domanda (riduttori di flusso, efficientamento delle reti di distribuzione). Il settore è promettente ma come sappiamo anche in Italia il settore è molto regolamentato e fonte di posizioni politiche opposte fra chi invoca la statalizzazione e chi la liberalizzazione.

E le “Water Utility” sembrano far fatica ad equilibrare il proprio modello economico perché l’acqua non è una materia prima come le altre e il prezzo dell’acqua al metro cubo non è un dato così semplice da gestire come il prezzo al barile del petrolio o l’oncia d’oro.

Il settore è variegato con società quotate che si occupano non solo di fornitura ma anche di infrastrutture, depurazione, desalinizzazione, trattamento delle acque reflue.

 

Meglio i fondi o gli ETF che investono sull’acqua?

Ci sono diversi fondi e ETF che investono sull’acqua iShares Global Water UCITS ETF IE00B1TXK627, Lyxor World Water UCITS ETF FR0010527275, Pictet-Water Fund  LU0104885248 e Allianz Global Water Fund LU1890834598.

 

 

Fondi e ETF che investono sui megatrend dell'acqua a confronto

Il grafico mostra l’andamento di alcuni fondi ed ETF che investono sull’acqua. E’ evidente che i due ETF Ishares Global Water UCITS e Lyxor Msci Water hanno performato molto meglio dei fondi Pictet Water e Allianz Global Water. Il consiglio di SoldiExpert SCF è sempre di preferire  (se si ritiene interessante questo comparto) a parità di sottottostante i fondi agli ETF su cui abbiamo scritto una guida completa

 

Un altro tema che continuerà a preoccupare le generazioni future è la protezione dell’ambiente. Lo sviluppo delle energie pulite resta comunque un tema forte e sia in America che in Cina sono fortissimi nell’ordine di centinaia di miliardi di dollari gli investimenti previsti per le energie verdi.

Nel 2022 i fondi legati all’ambiente, in seguito alla crisi energetica che ha colpito l’Europa in seguito all’invasione Russia dell’Ucraina, hanno fatto risalire le quotazioni del petrolio penalizzando tutte le energie alternative. Un utile memento per chi pensa che per investire bene e con semplicità basti sposare un megatrend e un’industria del futuro!

 

Investire sull’agricoltura

Sui megatrend legati al tema dell’agricoltura esistono diversi fondi monotematici come Agriculture, Clean Energy e Timber (foreste) della società di gestione Pictet. Le terre coltivabili diminuiscono a ritmo allarmante e l’urbanizzazione accelera, in particolare nei paesi emergenti.

Gli attuali rendimenti agricoli dovranno pertanto crescere solo per mantenere lo stesso livello di consumo medio di calorie giornaliere pro capite.

 

 

Tecnologia e sicurezza, investire sui megatrend informatici

 

Il tema della sicurezza, fisica e informatica, è sempre più centrale per la protezione di privati, aziende e Stati. Il Datagate e le rivelazioni sulle attività di spionaggio del governo degli Stati Uniti sono solo il caso più clamoroso ma da tempo l’industria della sicurezza cresce a ritmi impetuosi.

La sicurezza nelle comunicazioni è vitale in tutti gli aspetti della nostra vita: dalla sfera personale a quella sociale e governativa.

La domanda di soluzioni di sicurezza tecnologicamente all’avanguardia è destinata quindi ad aumentare nei prossimi anni in tutti i campi: controlli a mezzo raggi X, dispositivi di riconoscimento biometrico (mediante identificazione di caratteristiche del corpo, come l’iride, il viso, le impronte digitali, ecc.), sistemi di rilevamento EDS (Esplosive Detection Systems).

Diversi fondi ed ETF investono in questo settore ma quale scegliere? Un’opzione è seguire i consigli per investire nei megatrend di un esperto indipendente certificato e iscritto all’Albo OCF nell’apposita sezione dei consulenti autonomi come Roberta Rossi, Salvatore Gaziano, Marco Cini e Francesco Pilotti di SoldiExpert SCF  (esperti con cui è possibile prenotare un appuntamento). I loro consigli possono aiutare a scegliere il meglio tra le varie offerte del mercato con la massima imparzialità, non essendo le SCF e i consulenti autonomi legati alla vendita di prodotti finanziari ma alla pura consulenza in materia di investimenti

 

Investire sui megatrend: l’opinione di SoldiExpert SCF

 

Il tema dei megatrend è sicuramente interessante ed è un approccio che piace molto a numerosi investitori. Ma comprendere quali saranno i settori e mercati del futuro non è un esercizio facile anche perché pure nell’ipotesi che si individuino quelli corretti diverse sono le variabili che entrano in gioco nei mercati finanziari e che possono comunque vanificare il risultato sperato finale.

Un fondo tematico per investire sul futuro: analisi del fondo Pictet Robotics, leggi la nostra analisi dedicata

Per questo motivo il nostro consiglio è avere un approccio flessibile e attivo (come quello attuato nei nostri portafogli di Etf e nella consulenza continuativa che possono selezionare certo anche quelli legati ad alcuni possibili megatrend) monitorando continuamente il trend e controllando il rischio. Rischia altrimenti di essere pericoloso fare scommesse definitive anche sui “megatrend” perché i mercati finanziari hanno insegnato che gli “investimenti sicuri” e “senza rischi” o “facili” esistono solo nel libro dei sogni ed è bene invece essere consci non solo dei pro ma anche dei contro che soprattutto un investimento statico (come è spesso il tipo di approccio suggerito con questo tipo di allocazione) viene consigliato.

Megatrend vuol dire profitto certo?

Se mangiamo tutti meno carne, allora le aziende di hamburger vegani dovrebbero andare bene, e se tutti stiamo invecchiando sicuramente la medicina riguardante la sostituzione dell’anca, ad esempio, dovrebbero costituire la base del proprio portafoglio di investimento?

Il compito dei gestori di fondi tematici nel seguire strategie di selezione delle aziende che potrebbero cavalcare l’ondata del cambiamento globale è più difficile di quanto sembri.

I gestori non hanno una sfera di cristallo e gli eventi “sismici”, come una pandemia globale, possono mettere fuori gioco le previsioni. Di conseguenza, fondi tematici speciali volti a catturare i megatrend possono essere un acquisto rischioso. Anche perchè spesso i titoli detenuti in molti portafoglio “megatrend” si acquistano a valutazioni molto elevate come multipli societari e le valutazioni non sono una variabile indipendente quando si investe!

STRANO MA VERO anche investire su FIDO è un megatrend: la pet economy

 

“È un’area entusiasmante, ma gli investitori devono assicurarsi di aver prima coperto i mercati principali”, afferma Laith Khalaf, analista finanziario presso il gestore patrimoniale AJ Bell “I fondi tematici sono specialistici e ad alto rischio, quindi dovrebbero essere utilizzati solo da investitori esperti che desiderano ampliare portafogli già ben diversificati.”

E anche per questo settore come per tutti dei presunti megatrend vale sempre la solita considerazione. Più si pagano multipli elevati maggiore è il rischio di perdite anche cocenti se qualcosa poi non si realizzata. I mercati nel breve possono sembrare irrazionali ma nel medio lungo periodo sono razionalissimi.

 

 

 

Può essere utile ricordare cosa era successo a fine anni ’90 e inizio anni 2000.  Erano stati lanciati decine di fondi d’investimento che dovevano cavalcare il megatrend futuro basato su un cocktail di Tecnologia, Media e Comunicazioni (Tlc). TMT era l’acronimo di questa nuova categoria che godeva di una forte narrazione positiva.
Vent’anni dopo quasi nessuno fondo che era stato lanciato su questa categoria esiste ancora perché sono stati poi nel corso del tempo tolti dal mercato, fusi in altri e fatti sparire perché le performance sono state fortemente deludenti. Diversi risparmiatori ne sono rimasti scottati con società che sono poi crollate (soprattutto nei settori delle telecomunicazioni e media) o addirittura fallite e sono emersi pochissimi vincitori che hanno sbaragliato il mercato. I costi poi di molti di questi fondi hanno poi completato l’opera di distruzione di valore.

Un paniere diversificato (come per esempio l’indice azionario mondiale Msci World) se replicato con un ETF ha ottenuto nello stesso tempo risultati nettamente migliori (e con meno rischio) anche perché la sua composizione riflette anno dopo anno i settori e i titoli più forti. E lo ha fatto meglio delle scelte attive dei gestori.

Salvatore Gaziano

Responsabile Strategie di Investimento di SoldiExpert SCF

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