Truffe finanziarie come riconoscerle?

Le truffe finanziarie si evolvono e social e piattaforme amplificano la potenziale platea delle vittime. Le regole base per riconoscerle

A fine 2023 il quotidiano francese Les Echos ha riportato l’attenzione sulle frodi ricordando che le truffe finanziarie sono più frequenti quando i mercati sono euforici perché gli investitori sono meno vigili e più creduloni. Dall’economia reale, alle società quotate al mondo cripto sono tantissimi gli esempi di frodi finanziarie. Possiamo conoscendole imparare qualcosa? Proviamoci. 

 

truffa finanziarie dal vino alle criptovalute

 

L’episodio più recente in odore di truffa finanziaria è accaduto negli Stati Uniti dove un sedicente manager, un certo Stephen Burton, prometteva ai suoi investitori mirabolanti ritorni nel business dei grandi vini da collezione.

La sua società era diventata una sorta di banca del vino con tanto di caveaux dove millantava di custodire bottiglie preziose. Erano la garanzia di prestiti concessi a collezionisti che avevano bisogno di liquidità per acquistare vini pregiati. I prestiti erano concessi da investitori a cui venivano promessi interessi a due zeri. Concedere prestiti sui vini in cambio del 12% nel 2021 con i tassi a zero non sapeva di truffa finanziaria? Infatti.  I vini a garanzia dell’operazione semplicemente non esistevano.

 

La truffa finanziaria sui bovini scuote la Borsa

 

Nell’ottobre 2022 è sparita una mandria fantasma di 265.000 bovini. La società quotata a Wall Street che aspettava la consegna dei capi di bestiame, la Tyson Foods dopo questa truffa finanziaria sui bovini ha perso il 20% del proprio valore.

Il giallo della mandria è finito con una condanna a 11 anni di carcere inflitta a Cody Allen Easterday titolare della Easter Ranches. L’azienda era sull’orlo del fallimento a causa di perdite sul trading di Easterday per 200 milioni di dollari. Dopo i primi successi si era montato la testa assumendosi sempre più rischi diventando trading dipendente.

 

il sistema di trading perfetto: l’ennesima truffa

 

Il Dipartimento di Giustizia americano a dicembre 2023 ha intentato una causa contro David Gilbert Saffron e Vincent Anthony Mazzotta per una frode da 25 milioni di euro. Attiravano gli investitori con promesse di profitti ad alto rendimento sulle criptovalute. David Gilbert Saffron e Vincent Anthony Mazzotta sono accusati di truffa finanziaria per aver raccolto denaro dagli investitori per investirlo usando un bot di trading automatizzato di intelligenza artificiale.

I programmi di investimento operavano sotto vari nomi tra cui Circle Society, Bitcoin Wealth Management, Omicron Trust, Mind Capital e Cloud9Capital.

Oggi sono indagati per associazione a delinquere finalizzata a commettere frode telematica e riciclaggio di denaro e potenzialmente rischiano decenni di carcere.

I soldi degli investitori? Da come li spendevano si può dire che si sono volatilizzati o evaporati o meglio dire che se li sono mangiati. Invece di investire il denaro, Saffron e Mazzotta hanno utilizzato i fondi per pagare voli charter, hotel di lusso, uno chef personale e guardie di sicurezza private, ha detto il Dipartimento di Giustizia.

 

un libro per proteggersi dalle truffe finanziarie

 

Un libro da leggere e da cui trarre moniti e consigli pratici è “Gli stangati. Storie di truffe, investimenti traditi e altre catastrofi del risparmio italiano” scritto da Stefano Elli, giornalista di inchiesta economica del Sole 24 ore e autore nel 2018 di “Come difendersi dalle truffe” un manuale allegato al quotidiano salmonato.

Nelle truffe finanziarie spesso il truffato psicologicamente e inconsapevolmente coopera con il truffatore secondo l’autore del libro. Non raramente sono due facce della stessa medaglia. E non si pensi che “a me tante queste cose non possono capitare” perché fra le vittime di questa implacabile e continua carneficina dei risparmi ci sono persone di tutti i generi e di tutte le professioni, compresi coloro che hanno magari un QI finanziario altissimo. Elli tratteggia infatti due persone, il truffato e il truffatore, quasi come vittime di un’attrazione fatale.  Secondo Elli non raramente il truffato pensa di essere più furbo degli altri, vuole guadagnare di più e in fretta, aggirare regole, saltare passaggi, infilarsi in corsia di emergenza quando c’è coda in autostrada. Il truffatore lo capisce e sfrutta questa attitudine mentale. 

In Italia c’è poi, storicamente, in circolazione tanto “nero”, frutto di evasioni e soldi depositati, soprattutto nel passato, in paradisi fiscali: il truffatore finanziario sa che queste sono le vittime sacrificali più ghiotte (mai versare contanti dovrebbe essere il I° comandamento) perché le puoi tosare per bene senza che queste possano opporre una seria reazione.

L’autore inoltre spiega bene che se negli anni ’80 a restare con il “cerino in mano” erano soprattutto i piccoli risparmiatori, la taglia media nel corso degli ultimi lustri è cresciuta e sono soprattutto gli investitori più agiati quelli presi di mira. A parità di sforzo, il bottino che si porta a casa è nettamente superiore. E’ questo l’Elli pensiero.

Negli ultimi due decenni ci sono molti “vip” fra le vittime di truffe finanziarie. Comici, attori e soprattutto calciatori famosi.  Chi non ricorda Roberto Baggio, Billy Costacurta e Sebastiano Rossi vittime della stangata del marmo nero in Perù.

 

soldiexpert sfc in prima linea contro le truffe

 

In una delle nostre affollate dirette streaming in occasione del Mese dell’Educazione Finanziaria abbiamo voluto parlare di educazione finanziaria in modo contrarian, ovvero citando stangate, truffe finanziarie e tosature con una carrellata dei casi vecchi e nuovi di risparmio tradito più scottanti accaduti negli ultimi 40 anni.

La maggior parte degli investitori si concentra sui rendimenti e sull’evitare le perdite. Quasi nessuno si preoccupa del fatto che a volte il ritorno del capitale investito è più importante del ritorno sul capitale investito. Quando un investimento sembra troppo bello per essere vero probabilmente lo è. Per questo non è sbagliato chiedere una seconda opinione su eventuali investimenti miracolosi a una società di consulenza indipendente come SoldiExpert SCF per capire i rischi a cui si va incontro.

 

dalle tosature sui fondi ai tranelli sul Forex

 

Grande attenzione oggi va posta soprattutto alle cosiddette offerte civetta sul Forex dove alla base c’è purtroppo spesso un’eccessiva ingenuità nel credere che i soldi in finanza si possano facilmente moltiplicare mentre la fredda verità è che oltre il 70-75% dei conti perdono. Non solo i giovani sono a rischio in questo caso perché attratti dal fare soldi facili, ma anche insospettabili pensionati si sono ritrovati con perdite rilevanti dietro l’angolo dei loro sogni di gloria. Sono numerosissimi i casi di risparmio tradito che hanno coinvolto inconsapevoli centinaia e centinaia di risparmiatori che un giorno hanno scoperto di avere magari sul conto 20.000 € mentre pensavano di averne 200.000 €.

Inoltre per difendersi dalle truffe finanziarie bisogna innanzitutto capire se l’intermediario è regolarmente autorizzato a operare in Italia. Per accertarsene basta consultare il sito della Consob.it. E’ bene affidarsi sempre e solo esclusivamente a operatori autorizzati e vigilati e  verificare e conservare tutta la documentazione ufficiale. Non firmate mai proposte d’investimento né inviate soldi a operatori finanziari di cui siete arci-sicuri della regolarità a operare.

 

venice investment: l’ennesima truffa veneta

 

L’ultimo caso mediatico di risparmio tradito è stato uno scandalo finanziario scoppiato ancora una volta nel nord Est. Una società finanziaria che raccoglieva denaro dai risparmiatori promettendo lauti interessi, fino al 10% al mese, per investimenti sul mercato valutario. Il suo deus ex machina, il trader di Portogruaro Fabio Gaiatto, è stato condannato a dicembre 2023 in Cassazione a 10 anni di carcere per aver truffato circa 4.000 clienti tra pensionati, dipendenti, imprenditori e casalinghe che sono finiti nella rete affidandogli spesso i risparmi di tutta una vita.

Credere che si possano ottenere rendimenti costanti compresi fra lo 0,5% e il 10% al mese è a dir poco da ingenui. Tra il 2015 e il 2018 infatti i rendimenti dei mercati obbligazionari raggiungevano nuovi minimi storici, con il decennale italiano che rendeva meno del 2% mentre molti titoli europei avevano rendimenti negativi. Tornano in mente le parole di Stefano Elli in cui il truffato ha sempre un ruolo. Il Forex è un mercato complesso e volatile: nessun investimento è il Campo dei Miracoli di Pinocchio.

Colpisce però che per diversi anni questa società abbia potuto agire pressoché indisturbata arrivando a diventare addirittura main sponsor della squadra locale di calcio dove era ubicata la succursale di Portogruaro.

 

i campanelli d’allarme delle truffe finanziarie

 

Un primo chiaro campanello d’allarme è quando il consulente che agisce con mandato di una società offre al cliente un prodotto che non figura nel catalogo della società mandante. Questo è un segnale da non sottovalutare mai.

Altro campanello è la fretta che sovente viene trasmessa alla potenziale vittima. Frasi come: “se tu non sottoscrivi questo prodotto, ti perdi questa opportunità incredibile e c’è già qualcuno pronto a subentrare”, oppure “devi decidere adesso” sono sempre indicative di qualcosa di poco trasparente.

In particolare poi la promessa di rendimenti troppo elevati rispetto a quelli di mercato venduti come sicuri puzzano sempre di bruciato e spesso sono segnaletici di una truffa finanziaria. Le basi dell’educazione finanziaria partono proprio dal concetto che non esistono rendimenti elevati privi di rischio in tempi brevi. Se vi propongono soluzioni di questo tipo o siete incappati in affari illeciti o state per essere truffati.

In una guida del 2018 edita dal quotidiano Il Sole 24ore su come difendersi dalle truffe un capitoletto del manuale è dedicato anche al mis-selling che è qualcosa di più insidioso ma purtroppo ben conosciuto a molti risparmiatori italiani. Quando un intermediario non si comporta con diligenza, correttezza e trasparenza consigliando un prodotto finanziario che non corrisponde agli obiettivi di investimento dell’investitore che ha di fronte, pone a carico dello sventurato cliente i rischi per lui non sopportabili e che, dato il suo livello di esperienze e conoscenza, non è in grado di comprendere.

E attenzione a non rendervi complici dei truffatori. Molti risparmiatori non sempre padroneggiano le regole di base dei mercati e per questo diventano facili prede. Come sempre la conoscenza è la miglior arma di difesa.

 

che fare quando si viene truffati

Un consiglio ulteriore può essere una reazione certo legale (e sul piano civile e penale quando ne esistono gli estremi) ma quella più importante è sul piano personale. Non bisogna abbattersi, anzi è necessario cercare di elaborare il “lutto” con raziocinio, non rimuginando sul latte versato. Non serve a nulla rimanervi ancorati e occorre dimenticare il buco nero ma con intelligenza.
Quando si rimane vittime di truffe finanziarie insomma bisogna ripartire facendo tesoro degli errori fatti e dei segnali che non abbiamo colto. Tutto questo perché bisogna trarre i giusti insegnamenti per il futuro. Come ha detto qualcuno: a volte ho vinto, le altre ho imparato.
Se avete una vostra storia in cui ritenete che qualcuno vi abbia raggirato, parlatene e non vergognatevi. Magari possiamo aiutarvi anche in questo se vorrete contattarci la vostra storia di risparmio tradito.

i MANDANTI IN ITALIA DELLE ULTIME TRUFFE FINANZIARIE

 

Ripercorrendo gli scandali finanziari raccontati nel libro di Mara Monti “L’Italia dei Crack. Vittime, artefici e mandanti delle truffe finanziarie degli ultimi anni” emerge una inquietante manipolazione dell’informazione finanziaria e contabile anche nel caso di società quotate.  I bilanci si possono taroccare nei modi più disparati senza che per anni nessuno se ne accorga. Sulla carta dovrebbe essere difficile per una società quotata falsificare i bilanci e manipolare i dati eppure sembra essere stato un gioco da ragazzi: inventarsi liquidità inesistente, emettere falsi scontrini, creare finti crediti e fatture false. Chi ha visto il film “Il gioiellino” sulla parabola di Parmalat ha potuto anche vedere la realtà rappresentata nella fiction.

 

I pentiti della truffa e la normativa americana

 

In America va meglio? In uno studio pubblicato nel 2023  Luigi Zingales Alexander Dycke e Adair Morse sostengono che la stima di frode, ovvero di truffa finanziaria, nelle società quotate è di circa il 10% con un intervallo di confidenza del 95%. Tradotto dal linguaggio statistico si può dire che una percentuale compresa tra il 7% e il 14% delle aziende Usa quotate commette frode ogni anno.

Questo significa che in un mercato molto più avanti del nostro sotto il profilo dei controlli, la frode è ancora molto diffusa. Come sempre comunque il peso delle singole frodi può essere molto diverso e andare da limitate sovrafatturazioni fino a schemi piramidali in stile Madoff.

Un elemento di grande rilievo riguarda chi scopre queste frodi perché raramente sono gli organi di controllo o le società di revisione. In buona parte dei casi sono gli stessi dipendenti a scoprirlo (quasi il 20%), seguiti dagli analisti, dai trader e dai media. Proprio in virtù di questa evidenza negli Stati Uniti vige da decenni il SEC Whistleblower Program.

 

Come scoprire le truffe finanziarie? ecco un piano di successo

 

In cosa consiste concretamente questo piano? Si tratta di un programma creato dalla SEC (Security and Exchange Commission) per incentivare le persone a segnalare in modo accurato e tempestivo informazioni precise e rilevanti in merito a violazioni delle leggi federali che regolano le società quotate e quindi i relativi titoli azionari. I soggetti ritenuti idonei e utili nel fornire le informazioni hanno diritto a premi compresi tra il 10% e il 30% delle sanzioni monetarie riscosse nelle azioni esecutive della SEC . Dal 2011, l’inizio del programma di segnalazione delle truffe finanziarie, la SEC ha assegnato più di 1,9 miliardi $ agli informatori. Nel solo anno fiscale 2023, la Commissione ha assegnato agli informatori quasi 600 milioni $, tra cui un singolo premio di circa 279 milioni $, il più grande mai assegnato dalla SEC.

Oltre 20 anni fa, il magazine TIME dedicò la copertina di “persone dell’anno” a 3 donne che nei rispettivi ambiti di lavoro (Worldcom, FBI, Enron) avevano contribuito in maniera determinante a spiegare dal di dentro quel che accadeva e a far punire in modo esemplare i colpevoli. Su RadioBorsa abbiamo raccontato la vicenda del whistleblower che ha ricevuto oltre 100 milioni di dollari per aver denunciato l’azienda per cui lavorava. Lui si chiama Bradley Birkenfeld e l’azienda per cui lavorava era il colosso svizzero della gestione patrimoniale UBS.

Salvatore Gaziano

Responsabile Strategie di Investimento di SoldiExpert SCF

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