Vivere di cedole: come ottenere oggi una rendita dai propri investimenti

Chi promette cedole sicure del 4% o 5% l'anno non la racconta giusta perché oggi i rendimenti delle obbligazioni a rating elevato sono decisamente inferiori. Sopravvivere al marketing dei prodotti a cedola si può, soprattutto se leggi la nostra analisi.

C’è chi la fortuna se la gioca al gratta e vinci e chi invece in Borsa. In palio c’è sempre il sogno di molti italiani: vivere di rendita tutta la vita. Facendo per esempio il “New turista per sempre” grazie a 6.000,00 € al mese per vent’anni più bonus finale del biglietto vincente grattato in tabaccheria o grazie alle generose cedole del 4-5% che alcuni strumenti finanziari, fondi a cedola in particolare ma anche titoli obbligazionari, magari subordinati o magari in valute diverse dall’euro, promettono di erogare “in ogni stagione dei mercati”. Alla fine la promessa è la stessa: darti una rendita “per sempre”.

 

vivere di cedole: sogno o realtà?

 

Coloro che hanno avuto il fegato di andare al link dell’Agenzia delle Dogane leggendo quali sono le regole e i premi del gratta e vinci New Turista per sempre, avrà avuto il piacere di verificare quale è la probabilità statistica di vincere la somma massima messa in palio. Senza fare i pignoli possiamo dire che questa probabilità si aggira intorno a 1 ogni 4,5 milioni. Avete capito bene. Facendo due calcoli possiamo dire che per avere la certezza delle vincita dovremmo investire circa 20 milioni (5€ x 4,5 milioni) e vincere circa 1,5 milioni. Niente male come profilo rischio rendimento.

A parte il gratta e vinci, anche il mondo finanziario è permeato da molteplici imbonitori che attraggono nelle loro grinfie risparmiatori che non sono solo ingenui ma, ahimè, colpevolmente ignoranti soprattutto sulle cedole.

Già qualche anno fa ci eravamo occupati di questi argomenti e, oltre ad avere scritto alcune analisi, avevamo anche fatto un intervento in un convegno a Milano proprio sulle possibilità di vivere di cedole. Se vuoi vedere l’intervento di Roberta Rossi, responsabile della consulenza personalizzata in Soldiexpert SCF, lo trovi proprio qui sotto.

 

>>>GUARDA IL VIDEO

 

Nel video venivano esplicitate le consuete richieste che spesso ci sentiamo fare, ovvero quelle di farsi indicare titoli sicuri, ma con alti rendimenti e alte cedole. Insomma un po’ un mondo di fantasia, come Alice nel paese delle meraviglie. Ma cerchiamo di capire meglio come stanno le cose, quali cedole si possono effettivamente ottenere e a cosa occorre stare attenti quando ti propongono dei sicurissimi ma generosi prodotti a cedola.

 

se le cedole sono alte una ragione c’è

 

Partiamo subito da una considerazione pratica. I rendimenti di mercato e il flusso cedolare che possiamo ottenere sono dati esterni che non possiamo mutare a seconda delle nostre esigenze. Nel momento in cui scriviamo questo pezzo un titolo di stato italiano a 5 anni rende circa il 3,4% lordo e il 2,95% netto.

 

Consulenza Una-tantum Consulenza Una-tantum

 

Un titolo governativo tedesco di pari scadenza invece rende il 2,55% lordo e il 2,25% netto. Detto ciò ne consegue che se un risparmiatore ci chiede quanto può ottenere a livello di flusso cedolare su un titolo sicuro o molto sicuro, difficilmente potremo proporgli più del 2,50%-3%.

rendimenti dei titoli di stato sulle varie scadenze

 

Se un investitore vuole rendimenti e o cedole più elevate significa che sarà esposto ad un rischio maggiore. Insomma nel contesto attuale non è possibile avere contemporaneamente titoli di alta qualità e rendimenti superiori a quelli che abbiamo indicato. Se vogliamo invece spostarci sui titoli americani sempre a scadenza quinquennale, qui possiamo effettivamente trovare rendimenti e cedole più elevati, nell’ordine del 4%-4,5%. Peccato che però i Treasuries siano in dollari e che quindi l’investitore sarà esposto alle oscillazioni del cambio EUR/USD. Se nel corso del tempo la divisa americana si indebolirà, vedremo erodersi fino ad azzerarsi o addirittura andare in territorio negativo il nostro investimento iniziale.

 

vale la pena avere cedole più alte ma esporsi al rischio cambio?

 

Non esiste una risposta corretta o univoca a questa domanda, ma esistono invece considerazioni e valutazioni che è saggio fare. In linea di massima come consulenti finanziari indipendenti siamo dell’idea che il rischio cambio, soprattutto in relazione ad un investimento obbligazionario e alle cedole ad esso correlate, sia un elemento di volatilità aggiuntiva che poco si addice al profilo di rischio solitamente conservativo di questo tipo di asset. Lo stesso discorso non vale a nostro avviso per il mercato azionario che storicamente offre nel medio e lungo periodo rendimenti più elevati, nei confronti dei quali le oscillazioni del cambio sono solitamente meno impattanti.

 

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Possiamo inoltre dire che può rivelarsi invece un’opportunità esporsi moderatamente ad asset denominati per esempio in dollari laddove si sia in presenza di un livello di dollaro storicamente molto debole rispetto alla media degli ultimi vent’anni e per cui è lecito attendersi un recupero verso la media negli anni successivi.

 

andamento del cambio EUR USD: è saggio esporsi al rischio solo per le cedole?

 

il rendimento non è la cedola e viceversa

 

Quanto abbiamo scritto sinora in merito ai rendimenti è la necessaria premessa per un ulteriore approfondimento. Poiché esistono infatti in circolazione innumerevoli obbligazioni con cedole annesse anche elevate o molto elevate, queste obbligazioni ricadranno in uno dei due seguenti casi: o i loro emittenti sono oggi molto più rischiosi oppure il prezzo di queste obbligazioni sarà molto più elevato, in gergo finanziario si dice che sarà molto sopra la pari, cioè sopra 100 che è solitamente il prezzo di rimborso di un bond. Tertium non datur, dicevano i latini.

Facciamo un esempio chiarificatore prendendo due BTP con scadenza simile e flusso cedolare completamente diverso e vediamo quali sono i loro prezzi sul mercato secondario. I due titoli che abbiamo scelto sono BTP 01/08/2029 che paga una cedola del 3% e il BTP 01/11/2029 che paga invece un bel cedolone dello 5,25%. Chi compra il primo titolo lo paga oggi circa 98,50, e lo potete vedere direttamente sul sito di borsa italiana. Chi invece acquista il secondo btp lo paga oggi oltre 109. Il rendimento a scadenza per entrambi è assolutamente identico e pari a circa il 3,35% della tabella di sopra.

Per avere cedole più alte, a parità di rischio e scadenza, si dovrà pagare un prezzo maggiore e tenere conto che quando il titolo sarà rimborsato il prezzo sarà invece pari a 100. Quindi il risparmiatore che sceglie un flusso cedolare elevato spenderà di più.

 

fondi a cedola e certificati a cedola

 

Per concludere questo breve compendio di informazioni in merito al luccichio delle cedole a volte sbandierate dalle case prodotto o da alcuni intermediari, vogliamo spendere un paio di considerazioni su alcuni prodotti a cedola come i fondi e i certificati.

In merito ai primi possiamo dire che oggi sono più spesso classificati come strumenti a distribuzione: i fondi a cedola distribuiranno mediamente pagamenti in linea con i rendimenti di mercato, pena il depauperamento del NAV del fondo.

Dai secondi invece vogliamo subito mettere in guarda l’investitore perché spesso i certificati a cedola vengono veicolati come strumenti per assorbire le minusvalenze, senza porre il focus sui rischi del rimborso a scadenza. Il tema dei certificati è stato ampiamente approfondito in molti nostri pezzi. Un primo testo da cui partire per essere consci di cosa si acquista e quali possono essere i rischi a cui si espone il proprio capitale in caso di strumenti condizionatamente garantiti si può trovare a questo link.

 

vivere di cedole: facciamo due calcoli

 

Facciamo ora due calcoli per mettere a terra con dei semplici esempi quanto finora abbiamo considerato.

Ipotizzando di puntare su un portafoglio di investimento ben diversificato ma solo su titoli obbligazionari in euro di merito di credito elevato, ovvero come quelli che abbiamo visto nella tabella precedente e che vedono rating pari o superiori a BBB, di questi tempi la cedola, o meglio il flusso cedolare cui è possibile ambire è nell’ordine del 3%, massimo 3,5%. Su un capitale investito di circa 100 mila € dunque un investitore può ricavare circa 3.000/3.500 euro lordi l’anno.

Con una prospettiva però di medio e lungo termine è anche possibile comporre portafogli un po’ più dinamici aggiungendo anche percentuali contenute di strumenti obbligazionari diversificati su paesi e titoli con merito di credito leggermente inferiore ma comunque solidi e che possano erogare cedole più elevate, se lo scopo è quello di ottenere un flusso periodico.

 

opinioni e considerazioni finali

 

Se dunque ti hanno proposto prodotti sicuri anzi sicurissimi, con rendimenti o cedole molto superiori ai numeri di cui abbiamo parlato, è il caso di drizzare le antenne. L’avidità di guadagno unita alla mancanza di alcune conoscenze di base è molto spesso un connubio nefasto che può produrre effetti negativi o addirittura drammatici sui portafogli di investimento.

Se ritieni di avere necessità di confrontarti con professionisti del settore, esperti in materia e attivi nel mercato della consulenza ormai da oltre due decenni, puoi rivolgerti a noi con fiducia.

Siamo Soldiexpert SCF e operiamo in completa trasparenza e senza alcun conflitto di interesse. Eroghiamo consulenza direttamente alla nostra clientela e non riceviamo alcuna retrocessione dalle case prodotto o dagli intermediari sugli strumenti e titoli che consigliamo. Se vuoi una seconda opinione su come sono allocati i tuoi risparmi ora, o se ritieni di avviare un portafoglio di investimenti equilibrato per i tuoi obiettivi di vita personale o familiare, contattaci oggi stesso e prenota una consulenza una tantum. Il primo check-up di circa mezz’ora è gratuito e ti servirà per capire cosa possiamo fare per te.

Salvatore Gaziano

Responsabile Strategie di Investimento di SoldiExpert SCF

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Roberta Rossi Gaziano

Responsabile Consulenza Personalizzata di SoldiExpert SCF

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Francesco Pilotti

Responsabile Ufficio Studi di SoldiExpert SCF

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Marco Cini

Esperto di pianificazione finanziara e previdenziale

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