Finanziarsi con il credito Lombard? Dipende, in molti casi è meglio di no

Molte banche promuovono l'acquisto di immobili o di altri titoli attraverso il credito Lombard dove si mette a garanzia il proprio dossier titoli. Che cos'è e come funziona? È davvero una valida alternativa al tradizionale mutuo? Ecco la nostra opinione e i motivi per cui non ci convince

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Da qualche tempo sempre più spesso si sente parlare di ottenere un fido grazie al credito lombard. Cos’è e come funziona il credito lombard?  Banche, private banker, financial advisor e altri intermediari propongono ai risparmiatori questa soluzione che sembra wow. Vediamo di cosa si tratta.

 

chiedere un prestito: mutuo o credito lombard

 

Facciamo un paio di casi pratici. Siete già investiti in Borsa ma volete esporvi ancora di più e con 100 magari investire 150 perché siete sicuri del fatto vostro e vi sentite Warren Buffett.

Oppure, volete comprare un immobile o finanziare la vostra nuova iniziativa imprenditoriale e avete un portafoglio investimenti. Che fare?

Potete chiedere un finanziamento tramite il credito lombard se avete un portafoglio di investimenti in Borsa. Nel caso vogliate comprare una casa il credito lombard è un’alternativa al mutuo. Nel caso vogliate finanziarie una nuova iniziativa imprenditoriale il credito lombard è un’alternativa al classico finanziamento bancario. Solo che per come funziona il credito lombard sono i titoli su cui avete investito che mettete a garanzia del finanziamento che vi verrà erogato. 

 

il credito lombard è sì un prestito come il mutuo ma diverso

 

Fino a poco tempo fa la forma classica di finanziamento per l’acquisto di un immobile proposta da banche e finanziarie era solo il mutuo. Negli ultimi anni invece ci è capitato  di parlare con risparmiatori a cui la propria banca proponeva come alternativa da valutare questo nuovo tipo di finanziamento, alternativo ad altre forme di prestito e persino al mutuo. Vediamo allora tutte le caratteristiche di questo credito Lombard, cos’è, come funziona e se è davvero una valida alternativa così come viene presentata.

Secondo noi consulenti finanziari indipendenti di SoldiExpert SCF è importante che il risparmiatore valuti con attenzione ciò che gli viene proposto per scovare quelle piccole e grandi insidie che possono celarsi anche in quegli strumenti apparentemente semplici e banali e che possono sembrare convenienti per tutti. I consulenti indipendenti di SoldiExpert SCF operano in maniera trasparente e, senza conflitti di interesse, sono sempre dalla parte del cliente e, anche per questo, cercano di promuovere e diffondere una certa dose di educazione finanziaria.

Per questo ci interessa approfondire come funzionano due forme di finanziamento differenti ma spesso proposte magari per lo stesso scopo: acquistare un immobile. O per altre opportunità d’investimento, anche di tipo mobiliare per investire in Borsa anche i soldi che non si hanno. E ci interessa evidenziare i rischi spesso sottaciuti ai risparmiatori.

 

 

Mutuo: come funziona il finanziamento classico

 

Prima di proseguire facciamo subito un breve ripasso sulla più antica e classica forma di finanziamento per l’acquisto di un immobile: il mutuo. Che cos’è il mutuo e come funziona?

La definizione di Banca d’Italia è molto chiara e recita:Il mutuo ipotecario è un finanziamento a medio lungo termine, che in genere dura da 5 a 30 anni. Di solito il cliente riceve l’intera somma in un’unica soluzione e la rimborsa nel tempo con rate di importo costante o variabile. Serve per acquistare, costruire o ristrutturare un immobile, in particolare la casa di abitazione. È chiamato “ipotecario” perché il pagamento delle rate è garantito da un’ipoteca su un immobile.”

Si tratta di un prestito richiesto alla banca con una finalità specifica inerente all’immobile e con un’orizzonte temporale a medio/lungo termine. I principali aspetti a cui prestare attenzione quando si è interessati a ricevere un mutuo dal proprio intermediario sono il suo ammontare, l’orizzonte temporale, la rata, il tasso che può essere fisso o variabile e infine le garanzie da dare alla banca per poter ricevere il finanziamento.

 

maggiore è la durata del mutuo, maggiori sono gli interessi

 

Il risparmiatore che riceve il finanziamento si impegnerà a ripagare il prestito attraverso rate, generalmente mensili, la cui entità dipenderà dall’ammontare complessivo, dalla durata e dal tasso, fisso o variabile.

È chiaro dunque che la rata è composta da una quota capitale e una quota interessi. La principale componente di costo, anche se non l’unica, è costituita quindi dagli interessi, che dipendono anche dalla durata del mutuo. Il risparmiatore pagherà una quota interessi maggiore tanto più aumentano gli anni con cui ripagherà il debito.

Come recita la guida di Banca d’Italia sul tema: “A parità di importo del finanziamento e di tasso di interesse, quanto più breve è la durata, tanto più alte sono le rate, ma più basso è l’importo dovuto per gli interessi; quanto più lunga è la durata, tanto maggiore è l’importo dovuto per gli interessi ma più basse le rate.”

 

per il mutuo diversi tipi di tasso di interesse: fisso o variabile

 

Il tasso di interesse può essere fisso o variabile. Nel primo caso il tasso di interesse rimane lo stesso per tutta la durata del prestito, nel secondo invece, il tasso di interesse varia rispetto al tasso di partenza seguendo le oscillazioni di un parametro di riferimento prefissato.

In generale, i parametri di riferimento per il calcolo dei tassi fisso e variabile sono rispettivamente l’Eurirs (IRS) e l’Euribor, ossia tassi di interesse applicati nel mercato interbancario per i prestiti tra gli intermediari. Infine, per il calcolo del tasso l’intermediario aggiungerà a questi parametri una maggiorazione, detta spread, che rappresenta la differenza tra il parametro di riferimento e il tasso effettivamente applicato.

 

un esempio concreto di mutuo a tasso fisso o variabile

 

I livelli attuali del tasso con cui gli intermediari erogano il mutuo sono saliti molto rispetto anche solo a due anni fa.

Per fare un esempio concreto abbiamo fatto una ricerca simulata su una piattaforma di confronto tra mutui per osservare il livello dei tassi.

Nella ricerca su Mutuionline.it abbiamo assunto le seguenti ipotesi: mutuo per l’acquisto per la prima casa a Milano, valore dell’immobile di 200.000€, importo del mutuo di 100.000€, durata di 20 anni e per quanto riguarda il richiedente un professionista iscritto all’Albo di 45 anni con un reddito netto al mese di 3.000.

Per quanto riguarda il mutuo a tasso fisso, la media del tasso richiesto è la somma tra l’IRS (in questo caso a 20 anni, circa il 2,55% al momento in cui scriviamo) e una maggiorazione media dello 0,60% (valore che oscilla in base all’intermediario) per un tasso finale di circa 3,15%. Per il mutuo a tasso variabile la media del tasso richiesto è la somma tra l’Euribor a 3 mesi (3,90 % al momento in cui scriviamo) e la maggiorazione di circa 0,70%, per un tasso finale di circa 4,60%.

 

garanzie diverse per ottenere un mutuo o un credito lombard

 

La differenza più vistosa tra mutuo e credito lombard riguarda le garanzie che il risparmiatore offre per ottenere uno dei due prestiti.

La garanzia richiesta per il mutuo è l’ipoteca sull’immobile che si intende acquistare. Se il richiedente dovesse diventare inadempiente la banca avrà il diritto di rifarsi sull’immobile attraverso la messa all’asta dello stesso per recuperare il debito.

Oltre a questo tipo di garanzia, la banca potrebbe richiederne una di tipo personale, chiamata tipicamente fideiussione bancaria in cui una terza persona garantisce con il proprio patrimonio e reddito di ripagare il debito in caso di inadempienza da parte del richiedente.

In generale la banca concede un importo che non supera l’80% del valore dell’immobile da acquistare, valore stabilito in base alla perizia effettuata da un esperto. Nei rari casi di mutui concessi oltre l’80% del valore dell’immobile, si richiedono maggiori garanzie e spesso condizioni meno favorevoli per il cliente.

 

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Credito Lombard: come funziona

 

Ora che abbiamo ripercorso le caratteristiche principali del mutuo vediamo se esistono valide alternative. Molti intermediari offrono un diverso tipo di finanziamento ai propri clienti che detengono un dossier titoli ovvero un portafoglio di prodotti e strumenti finanziari come fondi d’investimento, ETF, azioni o obbligazioni.

Ciò che le banche propongono è un’anticipazione creditizia, che prende il nome di credito Lombard, ovvero liquidità garantita da strumenti finanziari da tenere bloccati sui propri conti. 

Questa alternativa al viene offerta ai clienti sia per finanziare acquisti immobiliari ma anche per acquistare altri titoli in Borsa e secondo le banche è una forma di finanziamento interessante e flessibile. Forse. Ma possiamo ritenerla anche una valida alternativa al mutuo nel caso di acquisto di un immobile ?

 

 il credito Lombard cos’è?

 

Partiamo dalla definizione. Con il termine credito Lombard si definisce una tipologia di credito concessa dietro deposito e costituzione di pegno di valori mobiliari del richiedente il prestito. Si tratta di un pegno rotativo senza vincoli di destinazione dove la banca vi dà i soldi e potete utilizzarli come volete. Gli interessi si pagano gli interessi solo se il fido viene utilizzato e solo se la liquidità viene effettivamente erogata. La premessa necessaria, dunque, è che per accedere a un credito Lombard il richiedente possegga già un portafoglio titoli da offrire alla banca a titolo di garanzia.

 

un portafoglio mobiliare a garanzia del credito Lombard

 

A differenza del mutuo in cui la garanzia è ipotecaria su un immobile, qui si richiede il pegno su beni, in particolare su valori mobiliari. Nel credito Lombard l’intermediario quindi diventerà proprietario dell’oggetto del pegno e nel caso di inadempienza da parte del debitore si rifarà con la vendita degli strumenti.

Per quanto riguarda invece gli strumenti finanziari, in linea di massima la banca riceve come garanzia valori mobiliari quali fondi di investimento o titoli, a patto che siano facilmente liquidabili sul mercato. Per il credito Lombard l’ammontare massimo del finanziamento dipende dalla qualità, dalla liquidità e dalla tipologia dei titoli del dossier in garanzia. Proprio per questo non sarà mai il 100% del controvalore del portafoglio.

La banca applicherà un cosiddetto “scarto” per tutelarsi dalle possibili fluttuazioni di mercato che gli strumenti potrebbero subire e raramente sarà superiore all’80-85% del portafoglio dato in pegno. Nel caso in cui il dossier sia composto da strumenti azionari lo scarto può arrivare fino al 50%. Questo significa che per richiedere un credito Lombard di 100.000€ è necessario dare in pegno azioni o fondi o Etf azionari per un controvalore doppio. Il valore delle azioni infatti può anche scendere sul mercato e, in quel caso, la banca, se le vende, potrebbe ricavare meno di quanto ha prestato.

 

“C’è sempre una piccola possibilità di catastrofe quando si possiedono titoli dati in pegno ad altri”.
Charlie Munger

 

credito Lombard e costo del prestito

 

Per quanto riguarda il costo del credito richiesto, questo risulta tendenzialmente allineato ai tassi di mercato ai quali l’istituto erogante aggiunge uno spread. In particolare il tasso a cui viene concesso il credito Lombard è solitamente l’Euribor a 3 mesi cui si somma uno spread minimo di 0,10%, che può peso crescere fino al 1% in base a diverse condizioni.  Nel momento in cui scriviamo l’Euribor a 3 mesi è 3,9% e questo significa che in questo periodo, ovvero gennaio 2024, il tasso per un credito Lombard sarà pari al 4% o superiore.

Ciò che è importante sottolineare è che la banca con questa forma di finanziamento, non si assume lo stesso livello di rischio che si assume concedendo un mutuo. Ma anche di questo ne parleremo tra poco.

Per quanto riguarda l’orizzonte temporale e l’importo del credito che la banca dovrà erogare al richiedente saranno stabiliti dalle parti e in base ai valori mobiliari dati in garanzia.

Da queste caratteristiche si può dedurre che il credito Lombard è una modalità di finanziamento che è più adatta al breve termine e meno al lungo termine. Può avere senso se si sa già per esempio che fra pochi mesi si otterrà una cifra importante che consentirà di pagare interamente quanto dovuto. A nostro avviso pertanto riteniamo altamente sconsigliabile finanziarsi con il credito Lombard per esigenze non strettamente temporanee o di breve termine.

 

 

Credito Lombard: opinioni e considerazioni

 

Abbiamo visto che il credito Lombard viene proposto da alcuni banker come un’interessante alternativa al mutuo per l’acquisto di immobili, ma questo conviene di più al risparmiatore o alla banca?

Nella proposta sembra come la nuova modalità flessibile per l’acquisto di un immobile del tipo: “non vuoi farti sfuggire un’occasione immobiliare, non hai soldi, ma hai un portafoglio titoli?  Non c’è bisogno che smobilizzi nulla e con questa modalità hai tutto. Con il credito Lombard ricevi il prestito e mantieni il tuo portafoglio!” Questi sono racconti che ci vengono riportati dagli stessi clienti.

Addirittura c’è chi propone il credito Lombard come un mezzo per investire con leva finanziaria. “Con 200.000 € di titoli che hai già in portafoglio e ci dai a garanzia potresti investirne altri 100.000 € e con un costo solo del 4% annuo circa che ti ripagherai facilmente se guadagnerai più di questo tasso”.

Solo e soltanto se va tutto liscio riceverai i soldi che ti servono, farai il tuo investimento e restituirai gradualmente il credito con gli interessi. Le azioni come i fondi continueranno ad appartenerti e approfitterai della crescita del loro corso e delle eventuali cedole/dividendi. Spesso infatti i portafogli azionari subiscono ampie oscillazioni e l’eccessivo investimento effettuato con il credito Lombard può rivelarsi molto pericoloso.

 

vademecum prima di fare un credito lombard

 

Premettiamo innanzitutto che come Soldiexpert SCF riteniamo che il credito Lombard non possa sostituire affatto il mutuo come forma di prestito per l’acquisto di un immobile e anche è sconsigliabile per fare leva finanziaria salvo che non si abbiano profili di rischio elevatissimi e si sia perfettamente consapevoli dei numerosi rischi a cui si può andare incontro. Rischi per esempio di discesa dei mercati anche del 50%, qualcosa che nell’ultimo ventennio abbiamo visto diverse volte sui mercati azionari e quindi non è teoria. Un calo del genere farebbe perdere non sul capitale di 200.000€ ma di 300.000€ ovvero la bellezza di 150.000€ nel caso si sia utilizzato questo fido per investire a debito.

Vediamo di seguito alcune regole di comportamento e le cosa da verificare prima di fare un eventuale credito Lombard

 

attenzione allo scarto di garanzia dei titoli

 

Come già spiegato prima, l’ammontare del credito, raramente supera il 75% del portafoglio dato in pegno e scende fino al 50-60% per i titoli azionari, più volatili e più soggetti a fluttuazioni.  Cosa succede se, una volta preso il prestito, il mercato  inizia una fase di forte ribasso?
Poiché il debitore è tenuto a mantenere un determinato rapporto fra credito accordato e valore della garanzia per l’intera durata del contratto, un deciso ribasso degli strumenti finanziari a pegno rende necessario l’apporto di ulteriori beni patrimoniali per ricostituire il valore della garanzia. Se non si adempie a tali obblighi entro i tempi prefissati, la banca è autorizzato a revocare il fido e a liquidare (nel giro di breve) gli strumenti finanziari custoditi a garanzia oppure a ridurre proporzionalmente la somma accordata. In caso di co-intestazione l’obbligazione è assunta in via solidale ed indivisibile.

Quindi se i titoli a garanzia sono stati valutati 70 su 100 di controvalore al momento della concessione del fido e la banca se il valore scende per esempio vicino a 70 potrà chiedervi altri soldi o titoli a garanzia e nel caso che non vengano fornite ulteriori garanzie l’istituto creditore potrà liquidare i titoli e rivalersi su questa liquidità. Su un periodo di finanziamento molto lungo vedere oscillare il capitale iniziale anche del 50% se per esempio è investito in azioni e si ha la sfortuna di aver aperto un’operazione di questo tipo vicino ai massimi potrebbe essere quindi un’esperienza poco felice.

 

 occhio alle condizioni contrattuali e al rischio controparte nel credito lombard

 

Problematiche relative alle condizioni contrattuali possono sorgere in qualsiasi tipo di contratto e per questo bisogna sempre fare attenzione alle clausole che ci offre l’intermediario. Fra tutti i termini che abbiamo letto può esservi anche il fatto che la banca sia autorizzata a cambiare le condizioni strada facendo o ritirare il fido nel caso che il debitore abbia dei problemi creditizi, sia inadempiente verso fornitori o nel caso sia un imprenditore e rischi il fallimento.

Per quanto riguarda invece il rischio di controparte le cose tra mutuo e credito Lombard sono molto diverse per la banca. Nel mutuo infatti l’istituto di credito si assume comunque un rischio che il debitore non riesca ad onorare il proprio debito. Nel caso del credito Lombard di fatto la maggior parte del rischio rimane a carico di chi ottiene il prestito e anche per questo alcuni intermediari spingono questa formula. Dovendo infatti il cliente sempre reintegrare la garanzia assicurerà sempre il rientro del prestito a chi glielo ha erogato.

Anche la redditività per la banca può essere molto più interessante come vedremo fra poco.

 

con il credito lombard la banca si assicura un doppio guadagno

 

Come abbiamo visto al punto precedente per la banca il rischio è molto minore rispetto ad altre forme di finanziamento senza simili garanzie. Per questo di solito il tasso Lombard potrebbe essere anche più basso di quello legato ai mutui visto che la banca può rivalersi nei confronti del cliente se qualcosa va storto immediatamente, chiedendo più garanzie e nel caso peggiore vendere i titoli del cliente e incassare la cifra accordata. Nel caso del mutuo la banca corre molti rischi in più perché anche nel caso in cui debba far valere l’ipoteca, ci possono volere anche anni (e non settimane come con il Lombard) per mettere le mani sull’immobile e poi per venderlo all’asta.

Ma vi è un altro aspetto molto importante da valutare che spiega perché molte banche “sponsorizzino” questa forma di apertura di credito di conto corrente. Semplificando al massimo possiamo dire che con il credito Lombard la banca ottiene guadagni doppi: quelli sul prestito e in più le commissioni sulla negoziazione e su fondi o i prodotti finanziari collocati.

 

attenzione agli strumenti di investimento della banca o della casa madre

 

In alcuni casi, per applicare un tasso più basso e/o concedere una somma maggiore nel credito Lombard la banca richiede che in portafoglio siano presenti percentuali rilevanti di strumenti propri o della casa madre. In quel modo la banca ha ancora più convenienza: da una parte ha dei titoli che può rivendere per rifarsi sul debitore in caso di inadempienza, dall’altra ha comunque un guadagno per gli strumenti finanziari collocati di cui continua ogni anno a incassare commissioni magari del 2-3% annuo.

 

tiriamo le somme sul credito Lombard

 

In base a tutte le ragioni sopra elencate secondo la nostra opinione il credito Lombard non conviene, salvo esigenze temporanee di breve e senza naturalmente mai sottoscrivere meccanismi di “bundling” ovvero impacchettamento di 2 cose distinte del tipo tu compri o detieni i nostri fondi e in cambio di questi ti concediamo un finanziamento senza necessità che disinvesta.

Ovvio che per la banca è un vero affare perché in questo modo non ha quasi rischio di credito, guadagna dal finanziamento e magari anche dai prodotti a garanzia. Per il risparmiatore invece più che un affare è un vero e proprio salasso.

Utilizzare poi il credito Lombard per operare con più soldi sicuramente è qualcosa che remunera bene il vostro intermediario ma può diventare scottante da gestire se i mercati scendono.

Come una volta ha detto Charlie Munger, il braccio destro recentemente scomparso di Warren Buffett: “Gli uomini intelligenti vanno in rovina in tre modi: liquori, donne e leva finanziaria”.

Ray Dalio, uno dei più grandi investitori con un track record veramente d’eccellenza sostiene che “Usare la leva è come giocare alla roulette russa. Significa che inevitabilmente ti prenderai una pallottola in testa“.

Noi di Soldiexpert SCF siamo consulenti indipendenti e agiamo sempre nell’interesse dei clienti, aiutandoli a valutare i pro e i contro di qualsiasi scelta e di qualsiasi prodotto e spronandoli a non fare mai troppo affidamento sugli investimenti fatti in eccesso di fiducia. L’esuberanza irrazionale in passato ha travolto milioni di trader e risparmiatori, come dimostrano tutte le ricerche di finanza comportamentale.

Se sei interessato a un parere esperto e totalmente privo di conflitti di interesse, chiamaci oggi stesso per una consulenza una tantum e valutare con noi l’adeguatezza dei tuoi investimenti.

 

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