Come andranno le borse dei Paesi Emergenti?

Una ricerca di S&P Global evidenzia gli indicatori economici che potranno impattare sull'andamento delle borse dei paesi emergenti. Leggi l'analisi.

MoneyReport, il blog di SoldiExpert SCF

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Superata la pandemia ma non la guerra in Ucraina, sono molte le variabili che incideranno sulle borse dei paesi emergenti, almeno secondo l’ultima ricerca di S&P Global Ratings. Lo studio ha un titolo eloquente e recita, secondo una traduzione un po’ libera, che le sfidanti condizioni economiche del 2024 impatteranno sulla loro crescita. Vediamo quali sono e come potranno influire.

 

paesi emergenti: borsa ed economia

 

Per SP Global sono molteplici gli elementi che potranno avere un impatto sia economico sia finanziario sui mercati emergenti. Il primo e più importante è rappresentato dalla domanda esterna proveniente da paesi quali Usa ed Europa che rimarrà contenuta, a causa di una politica monetaria ancora restrittiva  per qualche trimestre. Gli elevati tassi di interesse potranno infatti limitare gli investimenti sia reali sia finanziari con effetti anche sull’andamento delle borse dei paesi emergenti.
Le banche centrali occidentali, con Fed e BCE in testa, hanno dichiarato che probabilmente il picco dei tassi è stato raggiunto ma occorrerà verificare il sentiero dei prezzi e l’andamento dell’inflazione prima che si taglino i tassi.

 

il futuro taglio dei tassi nei paesi emergenti dipende anche dalla Fed

 

Il generalizzato aumento dei tassi di interesse per ora non ha inciso in modo significativo sui consumi e sul PIL grazie al sostegno fiscale e della forte dinamica del mercato del lavoro. Tuttavia, con il passare del tempo il sostegno fiscale potrebbe divenire più impegnativo a causa dell’aumento del costo degli interessi e l’occupazione potrebbe peggiorare portando a una contrazione economica. Secondo SP Global il calo dell’inflazione proseguirà e si procederà ad un allentamento della politica monetaria, con effetti positivi anche sulle borse dei paesi emergenti. Le tempistiche dell’implementazione dei tagli e la loro magnitudo però non sono al momento prevedibili e dipenderanno molto da quello che farà la banca centrale americana che da sempre influenza la politica monetaria dei paesi emergenti.

 

la guerra potrebbe ancora influire sulle borse dei paesi emergenti

 

La guerra in Medio Oriente potrebbe prolungare l’avversione al rischio verso i mercati emergenti in generale, ma non solo. Il conflitto potrebbe ancora provocare un aumento della volatilità dei prezzi dell’energia, anche se finora l’impatto è stato abbastanza limitato. Al di là dell’essere in via di risoluzione la guerra tra Hamas e Israele rimane un elemento chiave per l’andamento delle borse dei paesi emergenti, non solo in senso negativo. Se da un lato infatti costituisce un innegabile fattore di rischio, potrebbe trasformarsi, in caso di risoluzione, nel punto di svolta per un massiccio ritorno degli investitori internazionali.

 

borse dei paesi emergenti e crescita

 

Le previsioni di crescita non solo per il 2024 ma per il triennio 2024-2026 sono molto diverse sia tra i vari paesi emergenti sia tra le aree geografiche.
Come si evidenzia nella tabella sottostante realizzata da SP Global, India, Filippine e Vietnam guidano la classifica dei paesi emergenti a maggior crescita, confermando che l’area del sud est asiatico risulta la più effervescente. Tutta l’area, comprensiva anche di Malesia, Indonesia, e anche la stessa Cina, avrà tassi di crescita medi del 5%, leggermente inferiori al suo tasso di lungo periodo pari al 5,4%.

 

Previsioni di crescita dei paesi emergenti nel triennio 2024-2026 secondo SP Global

 

Sul fronte opposto troviamo le economie sudamericane. Argentina, Brasile e Messico infatti sono vicine a tassi di crescita molto contenuti, tipici solitamente di economie ben più mature quali quella giapponese o quella di molti paesi dell’Eurozona. Discreti risultano anche i tassi di crescita dei paesi del centro ed est Europa, Turchia, Polonia e Ungheria con stime intorno al 3%.

 

Pur con tassi di crescita attesi molto diversi tra le aree del Sud-est asiatico, al 5%, Est Europa al 3%, e del Sudamerica, al 2%, non è detto che questo sia correlato alle borse dei relativi paesi emergenti. La Cina, per fare un esempio tra i più eclatanti, cresce da lustri con tassi nell’intorno del 5% eppure il suo mercato azionario è tra i peggiori degli ultimi anni.

 

inflazione e disoccupazione nei paesi emergenti

 

In merito all’inflazione anche qui troviamo situazioni molto variegate. L’Argentina non riesce a risolvere il suo annoso problema di inflazione molto elevata: il rialzo dei prezzi, dopo un 2023 intorno al 130%, è atteso crescere ancora fino al 190% sotto l’amministrazione del neo presidente Javier Milei. Tassi elevati anche in Turchia, ma attesi in calo dopo il 2024, e invece numeri complessivamente sotto controllo per tutti gli altri paesi.

 

tasso di inflazione nei paesi emergenti

 

Su fronte disoccupazione spiccano i due estremi di Tailandia, con un tasso intorno all’1% e Sudafrica, da anni impantanato in tassi intorno al 30%. Nella maggior parte dei paesi emergenti comunque la disoccupazione si conferma inferiore al 5%, mentre è più elevata in Turchia e in Sudamerica, ad eccezione del Messico. 

 

tasso di disoccupazione nei paesi emergenti

 

 rischi sulle borse dei paesi emergenti

 

Lo scenario ipotizzato da SP Global è dunque quello di una sostanziale tenuta della crescita e di una successiva accelerazione dei paesi emergenti in seguito a futuri ribassi dei tassi. Eppure ci sono anche molteplici possibili rischi. In prima battuta una potenziale escalation della guerra in Medio Oriente, che potrebbe impattare sui  prezzi dell’energia, aumentandoli e frenando la congiuntura economica. Inoltre, il fenomeno climatico di El Niño potrebbe interrompere il calo dei prezzi a causa di potenziale siccità e conseguente aumento dei prezzi dei generi alimentari.

Oltre a questi c’è anche il rischio che l’economia statunitense passi dall’attuale scenario atteso di soft landing (atterraggio morbido) a una vera e propria recessione con implicazioni significative non solo per l’economia globale, ma soprattutto per i paesi emergenti che condividono forti legami economici con gli Stati Uniti, quali ad esempio i paesi dell’America Latina.

Sul fronte opposto invece un’economia statunitense che si rivelasse più forte del previsto, pur essendo questo uno sviluppo generalmente positivo per gli EM, potrebbe nel breve termine spingere al rialzo i tassi di interesse e il dollaro americano con implicazioni negative per l’inflazione attraverso gli effetti di effetti di trascinamento del cambio.

I rischi per l’andamento delle borse dei paesi emergenti sono dunque una ripresa dell’inflazione o una potenziale recessione, una recrudescenza del conflitto o addirittura una crisi climatica.

 

le borse dei paesi emergenti oggi: opinioni e considerazioni

 

Lo scenario evolutivo dunque non sembra per nulla facile da dipanare e rappresenta un rischio che va sempre valutato quando si tratta di inserire i paesi emergenti nei propri portafogli di investimento.

Se stai pensando di approcciare questi mercati o li hai tra i tuoi investimenti e vuoi affidarti ad un parere esperto e competente per verificare se questo asset è in linea con il tuo profilo di rischio e con il tuo orizzonte temporale contattaci subito e fai con noi un check-up gratuito del tuo portafoglio. 

Siamo Soldiexpert SCF, una società di consulenza indipendente che da oltre vent’anni affianca i suoi clienti nelle scelte di investimento. Attraverso studi e analisi approfondiamo titoli, settori e mercati e ne valutiamo le potenzialità e le rischiosità per costruire portafogli solidi in grado di affrontare nel tempo le oscillazioni dei mercati finanziari e difendere il potere d’acquisto dei nostri clienti.

 

 

Salvatore Gaziano

Responsabile Strategie di Investimento di SoldiExpert SCF

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