Rendimento del 5 per cento annuo: il vero e il falso per ottenerlo

Per ottenere un rendimento del 5% annuo bisogna correre qualche rischio. Ma non è un obiettivo impossibile se si selezionano strumenti low cost e la giusta strategia di investimento. Perché gli investimenti sicuri non esistono: chi oggi puntasse sul tanto osannato Bund tedesco, in 10 anni rischierebbe di ritrovarsi con il capitale più che dimezzato

MoneyReport, il blog di SoldiExpert SCF

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Ottenere un rendimento del 5 per cento all’anno? La maggior parte dei risparmiatori ci metterebbe la firma. Perché con un capitale di partenza di 100.000 euro, un rendimento del 5% netto significherebbe ritrovarsi con un patrimonio di quasi 163.000 in 10 anni, ovvero con un rendimento cumulato del 62,75%. Ma è davvero possibile ottenere un simile rendimento? E con che tipo di investimenti finanziari? Meglio dire le cose come stanno e non alimentare illusioni perché un consulente finanziario onesto vi parla sempre prima dei rischi e poi dei rendimenti. Rendimento del 5 per cento annuo: il vero e il falso per ottenerlo lo scoprirete in questo articolo.

Ottenere un rendimento del 5% non è qualcosa di impossibile, ma è bene avere consapevolezza che esiste una relazione indissolubile fra rendimenti e rischi. Facciamo un esempio. Un investimento privo di rischio, ovvero che dia la certezza che il capitale venga restituito alla scadenza, attualmente è, secondo il mercato, il Bund. Cioè l’equivalente del BTP italiano in salsa tedesca. Ma quanto rende oggi un Bund con scadenza a 10 anni? Circa l’1% all’anno, dopo aver registrato rendimenti negativi (cioè, per l’investitore, costi) per circa tre anni!

Sì avete letto bene e parliamo solo di rendimenti nominali. Perché se ipotizziamo un’inflazione stabile al 6,5% all’anno (dato ISTAT di marzo 2022), investire con la massima “sicurezza” all’1% annuo (anche reinvestendo costantemente gli interessi) equivarrebbe fra 10 anni ad avere un capitale che in termini di potere d’acquisto potrebbe valere circa il 60% in meno di quello attuale. Altro che rendimento del 5% netto!

 

 

Anche con un rendimento del 5% netto annuo: il rischio c’è sempre

 

Insomma per ottenere un rendimento del 5 per cento all’anno qualche rischio bisogna correrlo (compreso quindi quello di non centrare questo obiettivo). Ed è bene diffidare di chi vi racconta di investimenti redditizi e sicuri, perché probabilmente sta cercando di intortarvi e vi sta nascondendo qualcosa di significativo.

Naturalmente esistono titoli o investimenti che promettono un rendimento del 5% netto annuo. Si tratta per esempio di obbligazioni di Paesi Emergenti o di aziende private del grado high yield (ovvero rating basso), oppure società con dividendi (solo previsti) elevati di azioni di società quotate (immobiliari o non). Sempre che le cedole o l’affitto siano pagati regolarmente dal debitore o dall’affittuario (che non siano quindi insolventi) e che a fronte del rendimento ottenuto non si assista però a una forte decurtazione del valore del capitale finale.

C’è sempre il problema che il valore iniziale dell’investimento (del titolo o dell’immobile) possa diminuire nel tempo. Ci sono, infatti, immobili che in 10 anni hanno visto il valore scendere anche del 40%, e la stessa cosa è accaduta a titoli azionari (e obbligazionari) che pagavano ricchi dividendi (o cedole). Come si vede, è proprio vero che anche con un rendimento 5 netto annuo il rischio è sempre da mettere in conto ovvero che il risultato finale possa essere anche diverso dall’obiettivo e/o che il viaggio sia molto accidentato in termini di volatilità.

È bene quindi diffidare da chi la fa troppo facile, perché probabilmente vi sta raccontando solo una parte della storia (alcuni fondi con cedola hanno dimostrato in questi anni di essere puro storytelling ovvero tanto fumo e poco arrosto o come si diceva una volta specchietto per le allodole), quella che vi piacerebbe sentire. Ma il vostro “Io adulto” dovrebbe prevalere sull’“Io bambino”, soprattutto quando si parla di soldi e risparmi.

 

 

Rendimento 5 per cento? Occhio alle sirene

 

L’investimento fai-dai-te azionario e obbligazionario resta una mission non impossibile ma molto dura se l’orizzonte temporale è ravvicinato e soprattutto per l’investitore che opera in base all’emotività e alle suggestioni. Anche se si investe con ETF strumenti che offrono ai risparmiatori le opportunità più interessanti e low cost, a cui però bisogna accostarsi con consapevolezza, disciplina, adeguato orizzonte temporale e strategia.
Rendimento 5 per cento o no, qualunque investimento deve essere fatto con metodo. Facendo naturalmente attenzione a puntare su strumenti liquidi, la cui esistenza è uno dei grandi vantaggi dell’investimento mobiliare. Senza dimenticare il supporto di un buon consulente finanziario (meglio se indipendente), come può essere SoldiExpert SCF.

Quello che dovrebbe essere chiaro è che se ricercate un rendimento “costante” e “sicuro” rischiate come risparmiatori probabilmente di finire nella fauci di tigri e volpi. Insomma: rendimento 5 per cento? Occhio alle sirene.

Come ben sanno molti risparmiatori che in questi anni in Italia (e non solo) sono stati sonoramente tosati e truffati da chi prometteva loro proprio la costanza dei rendimenti. Si pensi negli Stati Uniti al caso Madoff o in Italia a Gianfranco Lande (per citare solo due nomi), che attiravano i risparmiatori proprio sulla promessa di performance costanti mese per mese, ma che in realtà venivano intrappolati in gigantesche catene di Sant’Antonio finanziarie. In cui gli ultimi (e tra questi c’erano persone di tutti i tipi, compresi affermati professionisti) sono rimasti con il cerino in mano, in un gigantesco falò finanziario miliardario.

 

 

Investire al 5 per cento, scopri cosa ti serve

 

Come ottenere allora un rendimento del 5%? Dopo tutto ciò che abbiamo scritto nei paragrafi precedenti, è chiaro che investire al 5 per cento in totale sicurezza è solo una bella teoria. Se si parla di investimenti finanziari fatti con azioni, obbligazioni, fondi o ETF, un rendimento di questo tipo è possibile, ma nessuno può mettervi per iscritto che sia raggiungibile con certezza. E comunque la fattibilità dipende da tanti fattori.

Prima di tutto bisogna avere il corretto orizzonte temporale, perché il tempo può essere un grande alleato per un risparmiatore. In seconda battuta, bisogna valutare la “giusta” diversificazione tra azionario e obbligazionario, perché – usando come riferimento i rendimenti passati e avendo ben chiaro che nessuno può garantire che si ripeteranno in futuro – un mix di investimenti con, per esempio, il 75% di azionario e il 25% di obbligazionario su un orizzonte temporale di 10 anni potrebbe essere quello corretto. Naturalmente è importante non soltanto il mix, ma le componenti poi del cocktail e come shakerarli nel tempo…

Se vuoi investire al 5 per cento scopri cosa ti serve insieme a noi: è questo il lavoro che svolge una società di consulenza finanziaria indipendente come SoldiExpert SCF, con un allineamento totale con gli interessi del risparmiatore.

 

 

Rendimento 5%: bella idea ma attenzione ai costi

 

Dovrebbe risultare evidente che se ogni anno qualcuno rosicchia il 2-3% del capitale sotto forma di costi vari, l’obiettivo di un rendimento 5% si allontana sempre più. Costi vari sugli investimenti azionari consigliati, che talvolta vengono giustificati in modo fantasioso. Evidente per alcuni, forse, ma non lo è affatto per oltre il 65% dei risparmiatori italiani.

Nei portafogli di SoldiExpert SCF questo aspetto è invece preso nella massima considerazione. Anche perché l’unica forma di compenso previsto per le società come la nostra (come per i consulenti finanziari autonomi) sono unicamente le parcelle pagate dai nostri clienti per la consulenza una tantum o ricorrente fornita ai nostri clienti. Punto.

 

 

Consulenza Una-tantum Consulenza Una-tantum

 

 

Non possiamo, infatti, ricevere commissioni o provvigioni o incentivi su prodotti o strumenti finanziari consigliati. In Italia il sistema su cui si basa tutto il “circo” è invece proprio il meccanismo delle retrocessioni che i cosiddetti collocatori ovvero banche, Sim e reti di vendita, incassano sui prodotti consigliati ai propri clienti.
Risultato: moltissimi risparmiatori italiani si ritrovano in portafoglio prodotti costosi e inefficienti consigliati da banche e reti. E pensano magari di non pagare nulla per la consulenza ricevuta perché è incorporata nel costo dei prodotti.

Il primo passo quindi che un risparmiatore (e anche un consulente se lavora per voi e non per qualcun altro) dovrebbe fare, sarebbe quello di cercare di minimizzare i costi in ogni modo possibile. Perché se i rendimenti sono incerti per definizione, questo non si può dire dei costi. I costi sono l’unica cosa certa e rischiano di mettere a tappeto il vostro sogno di un rendimento del 5 per cento. Quindi, rendimento 5%: bella idea ma attenzione ai costi.

Se pagate il 2/3% all’anno in più (come molti italiani spesso a loro insaputa pagano) per i prodotti che vi sono stati suggeriti, l’unica cosa sicura è che nel giro di 10 anni oltre il 20/30% del vostro capitale si sposterà a favore di qualcun altro. E questo qualcuno è probabilmente la vostra banca o il vostro intermediario, che in Italia riceve un ristorno altissimo per questo speciale “potere” di collocamento. Non a caso, nei bilanci delle banche italiane sempre più in difficoltà questi sono i ricavi più amati dai banchieri e su cui spesso puntano per raddrizzare conti traballanti.

 

 

In portafoglio ETF, fondi o obbligazioni 5 per cento. Ma serve la strategia giusta

 

La selezione degli strumenti finanziari è un aspetto molto importante per SoldiExpert SCF, ma naturalmente non è l’unico. Perché è inoltre molto importante avere una strategia di investimento sia sulla parte azionaria sia su quella obbligazionaria. E diversificare con giudizio.

Per ottenere un rendimento del 5% verifichiamo per prima cosa se il cliente ha naturalmente un profilo adeguato. Il che significa che dobbiamo valutare sia l’orizzonte temporale del suo investimento sia la sua capacità di sostenere anche le eventuali perdite lungo percorso previsto. Quando parliamo della nostra consulenza personalizzata partiamo da un colloquio approfondito per arrivare a consigliare un portafoglio iniziale che viene poi rivisto mese per mese dal nostro Ufficio Studi, ed eventualmente ribilanciato quando è necessario.

In questo portafoglio, e in base al capitale sotto consulenza e alla banca con cui opera, suggeriamo quindi quali titoli acquistare. Sicuramente una parte significativa in ETF (se il profilo di rischio dell’investitore è adeguato) azionari e obbligazionari ma anche azioni e obbligazioni dirette in certi casi. Attualmente non è impossibile scovare obbligazioni con rendimenti anche del 5 per cento ma la diversificazione impone diverse strategie e soprattutto di evitare la concentrazione su pochi emittenti.

Un tipo di consulenza differente offerta da SoldiExpert SCF da quella dei portafogli self service che potete visionare qui. È importante sottolineare che SoldiExpert SCF non detiene il denaro dei clienti e nemmeno gli strumenti finanziari che consiglia. Quindi il risparmiatore opera con l’intermediario che preferisce, mantenendo quindi un’ulteriore importantissima tutela.

 

 

La guida per investire con gli ETF La guida per investire con gli ETF

 

 

ETF, rendimento e performance meglio dei fondi

 

Nella ricerca di un rendimento del 5 per cento gli ETF li preferiamo quasi sempre rispetto ai fondi d’investimento. Questi ultimi sono infatti stra-consigliati dalle banche e reti anche quando non c’è nessuna ragione valida nel privilegiarli, salvo spesso  il loro tornaconto.

Come dimostra un’ampia ricerca accademica e un confronto sempre più impietoso fra indici di fondi e indici di ETF, in cui meno del 15-20% dei fondi dimostra annualmente di performare meglio. Senza contare che poi ben difficilmente conferma in termini di persistenza questo valore aggiunto. Insomma, per gli ETF, rendimento, performance e versatilità all’interno di un portafoglio ben diversificato sono ottime caratteristiche da prendere in considerazione.

La diversificazione è per noi poi non solo quella fra gli strumenti, ma anche quella tra diverse strategie. I risparmiatori che si affidano a SoldiExpert SCF (fra le società di consulenza finanziaria indipendenti pioniere del settore in Italia) possono contare su un approccio unico e integrato. Un approccio che cerca di coniugare il meglio di un’esperienza ultra-trentennale in questo settore (sempre dalla parte dei risparmiatori) con tutto ciò che possono offrire sia l’analisi fondamentale sia l’analisi quantitativa. Gli uomini possono avere grandi intuizioni, ma le capacità di calcolo offerte dalla tecnologia e da un approccio basato anche sulla statistica e sull’osservazione dei prezzi non si possono trascurare.

Unire i due approcci, l’analisi fondamentale e quella quantitativa, nella nostra esperienza è il modo migliore per affrontare con maggiore sicurezza e minori rischi i mercati. E centrare con maggiori probabilità gli obiettivi, compreso quello di ottenere nel tempo un rendimento del 5%. Mercati permettendo, naturalmente, perché quelli non dipendono da noi.

Contattaci qui per scoprire se un portafoglio con questo obiettivo è adatto alla tua tolleranza al rischio o cosa possiamo consigliarti di più adatto alle tue esigenze, in base ai tuoi obiettivi e al capitale che hai a disposizione. Una seconda opinione non costa nulla e una prima consulenza gratuita che ti offriamo se compili questo modulo sono già il miglior investimento con ritorno positivo che puoi fare dopo aver letto questo articolo!

Salvatore Gaziano

Responsabile Strategie di Investimento di SoldiExpert SCF

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Responsabile Consulenza Personalizzata di SoldiExpert SCF

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Francesco Pilotti

Responsabile Ufficio Studi di SoldiExpert SCF

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Marco Cini

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