Con il disegno di legge 1413/2025, presentato dalla senatrice Carmela Bucalo, torna d’attualità il tema del riscatto della laurea. L’obiettivo è chiaro: abbassare in modo drastico il costo per il personale della scuola – docenti, ATA e personale educativo – portandolo a circa 4.500 euro per un corso quinquennale, contro gli oltre 6.000 euro attuali.
La proposta introduce anche la possibilità di andare in pensione a 60 anni riscattando gli studi universitari, a patto di raggiungere 37 anni di contributi per gli uomini e 36 per le donne. Una riforma che ha già raccolto oltre 120 mila firme, ma che al momento resta soltanto in discussione parlamentare. E allora la domanda è inevitabile: oggi conviene davvero riscattare la laurea?
Riscatto di laurea: miraggio o vera opportunità?
Il riscatto della laurea agevolato è stato introdotto nella legislazione italiana nel 2019 e per molti si è subito trasformato in un miraggio. Poter andare in pensione con qualche anno di anticipo, “pagando poco” sembrava una possibilità davvero a portata di mano.
Ma perché tanto interesse per andare in pensione prima? Ed è davvero possibile?
Su questo tema SoldiExpert SCF aveva già realizzato un video qualche anno fa, che resta attuale. Nonostante non siano mai arrivati sconti generalizzati o il riscatto gratuito, ci sono state alcune novità: nel 2022 si è parlato di riconoscere anche i crediti formativi e sono circolate le prime proposte di legge, nel 2023 l’INPS ha aggiornato il simulatore e fissato regole più rigide per chi sceglie il contributivo, nel 2024 è stata introdotta la possibilità di trasferire senza costi i contributi riscattati e i prezzi sono aumentati, mentre dal 2025 il riscatto è stato esteso anche ai diplomi ITS e l’importo annuo supera i 6.100 euro.
Per chi vuole andare a fondo della questione della convenienza del riscatto della laurea Marco Cini fornisce indicazioni e consigli utili per aiutare a dirimere i nodi del riscatto della laurea, quando conviene e quando è meglio lasciar perdere.
Tra costi e regole complicate: cosa sapere sul riscatto di laurea
Uno degli strumenti per andare in pensione in anticipo è il riscatto della laurea, che può essere di tre anni (laurea, che una volta era definita laurea triennale) o di cinque anni (laurea magistrale). La legge 26/2019 ha inoltre introdotto il cosiddetto “riscatto laurea agevolato”: un’ottima notizia. O no?
Nel video realizzato da Marco Cini per SoldiExpert SCF si affrontano proprio questi temi: riscatto della laurea, la differenza tra riscatto laurea normale e riscatto laurea agevolato, i costi e i requisiti necessari per usufruire di questa opportunità.
Come spiega Marco Cini nel video, i requisiti del riscatto laurea agevolato o normale che sia, resta una giungla di ipotesi e distinguo. Mentre i costi possono scoraggiare le fasce sociali con redditi limitati.
Insomma, la voglia di andare in pensione c’è, ma normative complesse, costi e difficoltà di calcolo dei vantaggi e degli svantaggi di un pensionamento anticipato sembrano frenare il flusso in uscita dal mercato del lavoro. In particolare se riguardano il riscatto laurea e il calcolo ad esso relativo. Proprio perché sembra essere, quello per il riscatto laurea, un calcolo alla portata di pochi, questo percorso a ostacoli dovrebbe essere affrontato con il supporto di un consulente finanziario indipendente come SoldiExpert SCF.