Gap

In un grafico a barre o candele, il gap è un’area in cui non si registrano prezzi (e quindi scambi) dello strumento finanziario.

Gestione attiva

La gestione attiva è una strategia di investimento che cerca di generare rendimenti in eccesso rispetto al mercato attraverso il riconoscimento, l’anticipazione e lo sfruttamento delle tendenze di investimento. Il gestore, in pratica, prende una molteplicità di decisioni di investimento nel tempo, finalizzate ad ottenere una performance superiore a quella di un indice di riferimento, detto benchmark, che rappresenta il mercato in cui investe. Il gestore attivo cerca, quindi, di battere il mercato e di fare meglio della media degli investitori. La gestione attiva parte dall’assunzione che i mercati non sono completamente efficienti, per cui esistono titoli che in alcuni momenti vengono scambiati a prezzi ritenuti troppo alti oppure troppo bassi o che sia possibile sfruttare a proprio vantaggio delle “inefficienze” del mercato al fine di ottenere extra-performance, cioè rendimenti superiori a quelli del mercato di riferimento (benchmark).

Gestione passiva

Gli investimenti passivi sono una strategia incentrata sul raggiungimento di un apprezzamento a lungo termine dei valori del portafoglio con una gestione quotidiana limitata del portafoglio stesso. La gestione passiva (o indicizzata) è una strategia di investimento in base alla quale un investitore o un consulente finanziario effettua investimenti a lungo termine in determinati titoli e non è influenzato dalle fluttuazioni del mercato a breve termine. Lo stile di gestione è l’opposto della gestione attiva e si caratterizza, quindi, per il fatto che il gestore persegue un’asset allocation tale da replicare il più fedelmente possibile il benchmark di riferimento. La gestione passiva è coerente con l’ipotesi di mercati efficienti: se i mercati sono efficienti non è possibile batterli sistematicamente al netto dei costi informativi, quindi un investitore razionale può decidere di adottare una strategia di gestione finalizzata a replicare l’andamento del mercato. Gli ETF sono esempi di portafogli a gestione passiva.

Gestione patrimoniale

Le gestioni patrimoniali sono forme di investimento che permettono al risparmiatore di affidare, tramite un mandato, l’investimento del proprio patrimonio a un gestore (SGR, SIM e banche autorizzate a prestare questo servizio) che è autorizzato a operare per suo conto sul suo patrimonio nei limiti del mandato sottoscritto dal Cliente.

Gestione separata

È una delle possibili modalità di investimento utilizzate dalle compagnie di assicurazione. Si definisce “separata” in quanto le risorse sono gestite separatamente rispetto alle altre attività della compagnia. Creando una gestione separata con i premi degli assicurati che sottoscrivono le polizze vita, la compagnia assicurativa, automaticamente, protegge queste somme da un suo eventuale fallimento futuro e da possibili ripercussioni negative date da una gestione non efficiente. Questi soldi, infatti, non possono essere utilizzati per ripianare eventuali perdite di bilancio e non sono più attaccabili da nessun creditore, perché non sono assimilabili al patrimonio della compagnia di assicurazione.

Gilts

Il rapporto oro-argento è la misura di quante once d’argento servono per comprare un’oncia d’oro. È un indicatore che viene utilizzato dagli analisti tecnici per valutare la presente sopra o sottovalutazione di questi due metalli rispetto all’andamento storico. Indicatore simile, ma con sottostanti e significato diverso, è il Dow/Gold Ratio, che misura il rapporto tra l’indice azionario statunitense Dow Jones ed il prezzo dell’oro; indica il numero di once d’oro necessarie per acquistare le azioni dell’indice Dow Jones Industrial Average e fornisce una misura statistica del rapporto fra questi 2 investimenti e della presunta sopra o sottovalutazione.

Golden Cross

Nel mondo del trading e dell’analisi tecnica si parla di “golden cross” (incrocio dorato) quando la media mobile a breve termine di un titolo supera la sua media mobile a medio-lungo termine. Per “Golden cross” si intende tipicamente l’incrocio al rialzo della media mobile a 50 giorni (2 mesi e mezzo) con quella a 200 giorni (10 mesi). Per media mobile (vedi) si intende la media delle quotazioni di un titolo per un certo periodo di tempo. Si tratta di un incrocio tradizionalmente osservato dagli analisti tecnici come segnale (molto grezzo per la verità perché presenta un numero significativo di “falsi segnali”) di un nuovo trend rialzista di lungo termine da cavalcare. Al suo opposto il “Death cross” (incrocio della morte), in cui la media mobile a 50 giorni attraversa al ribasso quella a 200 giorni, è un segnale di ribasso.

Green Bond

Obbligazioni il cui ricavato viene destinato in modo esclusivo a progetti “verdi” nuovi o esistenti, ossia attività che promuovono iniziative per la sostenibilità climatica o ambientale in generale.

Growth Investing

Gli investimenti in crescita sono uno stile di investimento incentrati soprattutto su titoli di “crescita” ovvero società i cui guadagni dovrebbero aumentare a un tasso superiore alla media rispetto al loro settore industriale o al mercato complessivo. Il mercato implicitamente stima che la società produrrà nel futuro utili (di conseguenza ricavi e miglioramento dei margini) tali da giustificare l’attuale prezzo di mercato. Il settore Growth per eccellenza è quello tecnologico: molte aziende growth appartengono a questo settore perché il mercato ha elevate attese di crescita per i prossimi anni e i prezzi incorporano appunto queste aspettative. La strategia di Growth investing si fonda proprio sulla scelta di titoli con prospettive di crescita nel breve periodo superiore alla media anche accettando di acquistare titoli con multipli superiori rispetto alla media del mercato. L’opposto di stile gestione rispetto a quello growth è il cosiddetto stile value dove i gestori del portafoglio che adottano questo stile privilegiano i titoli azionari con carattere di investimento difensivo e con bassa volatilità.