Meglio investire a rate, facendo un PIC, un piano di investimento di capitale o a rate con un PAC, un piano di accumulo del capitale? PIC o PAC questo è il dilemma! Meglio investire tutto subito o poco a poco entrando gradualmente sui mercati finanziari?
Dipende. In questo articolo analizziamo la soluzione di investimento PIC (o Piano di Investimento di Capitale), quali sono i presupposti per scegliere questo tipo di strategia, come può essere influenzata dai costi e quali sono i limiti in termini di perdita di capitale in caso di drawdown (indicatore di rischio). Ma facciamo un passo alla volta.
PIC o pac: che cosa sono e quando si sceglie l’uno o l’altro
Con Piano di Investimento di Capitale, comunemente definito anche tramite l’acronimo PIC si intende l’investimento in strumenti finanziari in un’unica soluzione di una certa somma.
Dalla definizione si può dedurre che il PIC è un tipo di investimento per i risparmiatori che dispongono di un capitale di un determinato ammontare.
Se rientri nella categoria di investitori che non ha a disposizione uno stock di capitale ma guadagni costanti da destinare agli investimenti potrebbe interessarti questo articolo in cui analizziamo un altra tipologia di investimento, il PAC (Piano di Accumulo di Capitale), ossia un investimento rateale.
PIC o PAC? La prima discriminante è il capitale a disposizione: chi ha già uno stock di capitale può valutare entrambe le opzioni (PIC o PAC) mentre chi può contare su risparmi mensili o annuali da destinare agli investimenti può prendere in considerazione solo il PAC.
PIC, preparatevi a soffrire
Qual è la cosa peggiore che può capitare davanti a un piano di investimento a lungo termine che può anche essere un PIC o PAC? Interromperlo.
L’interruzione può dipendere da due motivi: o l’investitore non ha più i soldi per investire oppure non lo regge psicologicamente: tutti sono leoni quando il mercato sale, e diventano agnelli quando il mercato scende!
Di seguito una simulazione su un periodo di 14 anni, dal 2011 al 2024, di un PIC che investe 140.000€ in un’unica soluzione. La tabella mostra la performance ottenuta da un paniere di ETF azionari.
Nel caso dell’investimento in un’unica soluzione l’investitore deve prepararsi psicologicamente a soffrire. Questo perché investendo tutto il capitale questo sarà interamente esposto al mercato. Nella tabella si legge che nel caso di drawdown dell’11,2% del primo anno la perdita subita dal capitale è di circa 15.000€.
A livello psicologico una perdita di queste dimensioni è difficile da sopportare. Per questo motivo un consulente finanziario indipendente può aiutarvi a capire il vostro break-even point (punto di rottura) per poter sopportare l’investimento, che sia un PIC o PAC, in modo da portarlo a termine e non interromperlo.
meglio PIC o PAC?
In questa simulazione si legge che il montante finale ottenuto è di 272.000€ grazie a un PIC, con una performance di circa +94%. E’ bene sottolineare che chi inizia un investimento con uno stock di capitale parte con una marcia in più: è vero che soffrirà di più in termini di eventuali perdite ma avere l’intero capitale esposto al mercato aiuta a anche a riprendersi e a guadagnare di più (se il mercato sale).
Quindi meglio PIC o PAC? A parità di saliscendi di mercato chi avesse investito a rate, avrebbe guadagnato molto meno: chi avesse investito per esempio la stessa somma per 14 anni avrebbe ottenuto una performance solo del +55%, con un montante finale pari a 217.000€ circa. Potete provare a fare la simulazione investendo 10000 euro all’anno per 14 anni usando le performance annuali indicate nella tabella.
Drawdown: PIC indolor
Esiste un modo per evitare il drawdown sui mercati ed entrare o uscire evitando che il proprio capitale sia colpito dalle perdite? Prendere il drawdown a inizio o a fine investimento può avere delle ripercussioni differenti in termini di ammontare finale dell’investimento?
Tra PIC o PAC, nel caso di scelta del PIC se il capitale è colpito dal drawdown all’inizio o alla fine del periodo poco importa: il vostro capitale finale non cambierà, come mostrano le tabelle seguenti.
Dall’esempio si vede come evolve il capitale di 140.000€ nei casi di drawdown del 50% a inizio e a fine periodo, supponendo che durante gli altri anni si ottenga un rendimento del 6%.
meglio pic o pac: è possibile contenere il rischio?
Sia nel caso in cui il drawdown si prenda all’inizio o alla fine il valore finale dell’investimento non cambia nel caso del PIC, ma resta invariato a 149.305€.
Perché è importante rivolgersi a un consulente finanziario indipendente? Tendenzialmente i consulenti finanziari non indipendenti, che guadagnano con retrocessioni sui prodotti venduti, hanno interesse che il cliente sia sempre investito su quegli strumenti che gli forniscono maggiori guadagni (tipicamente azionari).
Al consulente indipendente se il cliente è investito o meno non interessa, visto che guadagna a parcella. Questo secondo profilo di consulente finanziario potrebbe valutare la situazione del mercato e ridurre l’esposizione del portafoglio. Oppure, avrà una maggiore attenzione riguardo ai momenti di down del mercato o ai costi degli strumenti finanziari consigliati.
Quanto azionario/obbligazionario inserire in un pic o pac?
La risposta a questa domanda è: dipende dal tuo profilo di rischio.
La composizione dell’investimento di un PIC o PAC viene valutata dai consulenti finanziari in base al profilo di rischio. L’obiettivo dell’esperto è che voi possiate mantenere l’investimento nel tempo e che l’investimento sia adatto a voi.
Qual è la cosa peggiore che può capitare davanti a un piano di investimento a lungo termine? Interromperlo prima della scadenza.
L’interruzione può dipendere da due motivi: o l’investitore non ha più i soldi per investire oppure non regge psicologicamente il saliscendi delle Borse: tutti sono leoni quando il mercato sale, e diventano agnelli quando il mercato scende!
Quando si deve definire un piano di investimento (anche che si tratti di un PIC o PAC) chi fa consulenza deve sottoporre al cliente il questionario MiFID, capire qual è il profilo di rischio adeguato alla sua situazione finanziaria, al suo orizzonte temporale, al suo obiettivo di investimento e alla sua conoscenza ed esperienza in materia di investimenti.
In questo senso non si devono mai perdere di vista questi aspetti tenendo bene a mente che l’obiettivo deve essere ricevere un consiglio di investimento in linea con il proprio profilo di rischio in modo da non inceppare nell’unico errore che si possa fare quando si investe con un orizzonte temporale a lungo termine: interrompere il piano.
pic o pac: qual è il tuo profilo di rischio? Mettiti alla prova
Se stai pensando di cominciare a investire attraverso un PIC o PAC e vuoi contenere i rischi e le oscillazioni di mercato, per te sarebbe il caso di avere un profilo di rischio più basso in modo da avere un drawdown (ossia una perdita massima) più contenuta. Il rischio, infatti, cresce all’aumentare dell’esposizione azionaria.
Di seguito una tabella esplicativa dei diversi profili di rischio e dei relativi drawdown:
Se non conosci qual è il tuo profilo di rischio e vuoi approfondire questo aspetto puoi contattarci oggi stesso e prenotare subito un appuntamento con uno dei nostri consulenti per richiedere un check up gratuito.
Noi di Soldiexpert SCF ci occupiamo di investimenti e di pianificazione da ormai oltre due decenni e siamo accanto ai nostri clienti in tutte le decisioni di cui vogliono farci partecipi. Costruire portafogli da zero, pianificare una successione, investire per obiettivi a medio, a lungo e a lunghissimo termine e molto altro.