FIAT & EXOR: QUALI AZIONI DETENERE ORA CHE JOHN ELKANN HA PARLATO?

Per la prima volta pubblicamente (durante l’assemblea del gruppo Exor) il giovane presidente ha dichiarato che sarà valutata la riduzione delle categorie di azioni (ora 3): uno scenario fino ad oggi sempre escluso. Il mercato sulle Exor sembra scommettere a favore delle priv e delle rnc mentre in casa Fiat si assiste all'opposto se si guarda allo spread fra i titoli. C'è da fidarsi questa volta degli Agnelli?

MoneyReport, il blog di SoldiExpert SCF

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Ha collaborato a questo articolo Emanuele Oggioni, gestore azionario di Saint George Capital Management (gruppo Fondiaria Sai), una società di diritto svizzero con sede a Lugano specializzato nell’asset management

Recentemente EXOR, l’holding di controllo quotata della famiglia Agnelli,  ha annunciato i risultati dell’esercizio 2010 che si è chiuso con un profitto consolidato di 136,7 milioni di euro e con una posizione finanziaria netta consolidata positiva per 42,6 milioni.
Nell’ultima presentazione dei dati effettuata qualche giorno fa, il management di Exor ha fornito una serie di linee guida per il futuro che si possono riassumere nei seguenti punti:
1. verranno razionalizzati gli investimenti con la ricerca di quelli con maggior valore soprattutto nei Paesi Emergenti;
2.  sarà lanciata una iniziativa per acquisire l’esclusiva sulla Formula1 che potrebbe consolidare il marchio Ferrari controllato da Exor attraverso Fiat;
3. è stato confermato l’intendimento di disfarsi entro l’estate di Alpitour a un prezzo che dovrebbe rientrare nella fascia compresa tra i 200 e i 300 milioni di euro.

Ma in questa occasione assembleare per la prima volta pubblicamente John Elkann, presidente di Exor e di Fiat, ha dichiarato che sarà valutata la riduzione delle categorie di azioni (ora 3): uno scenario fino ad oggi sempre escluso.

Che cosa cambierà?

Gli ultimi dati disponibili parlano di un possesso del 59% di azioni ordinarie da parte della famiglia di controllo, e del 39% per le azioni privilegiate.

Lo sconto sul NAV rimane vicino al 40% (il titolo è quindi molto sottovalutato rispetto al patrimonio e alle quotazioni corrente delle partecipate), quindi il buy-back sarà probabilmente ripreso.


A logica il ragionamento si può estendere anche per le 3 classi di azioni Fiat Auto (30% del NAV) e Fiat Industrial (40% del NAV), anche se qui c’è un problema di diluizione di Exor sotto il 30%, una volta avvenuta la fusione con Chrysler.
Intanto gli spread tra le diverse classi, come mostrano i grafici, continuano ad allargarsi a sfavore delle ordinarie dei rispettivi titoli.

A fiutare dove il vento e dare credito alle dichiarazioni di John Elkan all’assemblea di Exor per chi vuole stare sui titoli del gruppo sarebbe quindi meglio posizionarsi sulle azioni Exor priv soprattutto e Fiat Priv(più liquide e con ottimo dividendo rispetto alle ordinarie) dato che  se Fiat venisse fusa con Chrysler è probabile che rimarranno solo le azioni ordinarie.

Ma è bene sempre ricordare che le operazioni di fusione in casa Agnelli quando riguardano i “piani alti” (quelli più vicini al loro portafoglio) non sono mai stati particolarmente “friendly” soprattutto nell’era pre Marchionne (basti ricordare la conversione Ifil) nei confronti dei piccoli risparmiatori.

Intanto il mercato sembra scommettere soprattutto sulle azioni Exor priv e rnc più che sulle Fiat priv ed rnc. Vedremo quello che accadrà.

Salvatore Gaziano

Responsabile Strategie di Investimento di SoldiExpert SCF

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