Guadagnare in Borsa? O fai tue queste 5 regole o sei fottuto

I mercati finanziari possono regalare grandi gioie ma anche grandi dolori. Come si può guadagnare in Borsa? Ecco le 5 regole del "gioco" che gli investitori dovrebbero ricordare

MoneyReport, il blog di SoldiExpert SCF

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Che i mercati possano salire ma anche scendere e prendersi delle pause e ogni tanto anche delle piccole e grandi sberle, non è una novità, considerando in particolare l’andamento dei mercati finanziari nel 2023: è importante ricordare che l’investimento comporta alti e bassi.

 

5 regole da seguire per guadagnare in Borsa

 

I mercati finanziari possono regalare grandi gioie ma anche grandi dolori e per come è costruito il nostro software ovvero il nostro cervello le perdite anche temporanee valgono il doppio dei guadagni ed è bene non dimenticarsi mai le 5 principali regole del “gioco” che è bene ogni tanto ripassare.

 

La prima regola: distacco emotivo

 

Per guadagnare in Borsa bisogna fingere di disinteressare dei guadagni e delle perdite. Non è facile ma se si è emotivi si è travolti anche se si possiedono le “carte buone”. Più si guarda la propria posizione e si misurano giornalmente progressi e regressi, maggiormente aumenta la probabilità di farsi travolgere dall’operatività fine a se stessa.

Se ci si ferma al presente si corre il rischio di andare quasi sempre fuori strada come insegna il professore Paolo Legrenzi. Bisogna pensare al “presente esteso” e considerare l’investimento come il percorso che si affronta nello studio o nel lavoro… concentrarsi troppo su quello che accade nel breve rischia di farci perdere la “big picture”.

 

La seconda regola: tolleranza alle perdite

 

Non esistono strategie vincenti sempre sui mercati. E se ti interessa l’argomento puoi scaricare gratuitamente l’ebook “Esiste il sistema perfetto per guadagnare in Borsa?” dove si racconta nel dettaglio se un sistema del genere può esistere e cosa può andare storto. Perché purtroppo, i mercati sono in continuo cambiamento e anche i modelli apparentemente perfetti possono fallire.

Le perdite fanno parte del “pacchetto”. Anche Muhammed Ali che ha disputato nella sua carriera da professionista 61 combattimenti 7 volte ha perso e qualche volta è caduto pure sul tappeto. Prendersi pugni in faccia dalla Borsa è quindi qualcosa da mettere in conto.

Per questo è importante ragionare non tanto su quanto si potrà guadagnare in Borsa ma su quanto si sarà in grado di sopportare di perdita perché le fasi avverse arrivano sempre e un buon consulente te ne parla senza nasconderle. Investire significa programmare, non improvvisare.

 

Esiste il sistema perfetto per guadagnare in Borsa? Esiste il sistema perfetto per guadagnare in Borsa?

 

La terza regola: diversificare

 

L’evidenza empirica dimostra che un approccio strategico e di lungo periodo all’investimento azionario o bilanciato può portare a guadagni in Borsa maggiori. Un portafoglio investito in modo efficiente e diversificato in azioni, obbligazioni e una spolverata d’oro in 50 anni e gestito in modo tranquillo con pochi ribilanciamenti annui avrebbe prodotto un rendimento che nemmeno lo zero virgola qualcosa dei cosiddetti trader ha realizzato nello stesso periodo. E quanto hanno reso i mercati finanziari e soprattutto azionari non ha quasi rivali con altri tipi di investimento non solo per rendimenti ottenibili ma anche per liquidabilità.

 

La quarta regola: investire a lungo termine

 

Chi investe crede fondamentalmente nel progresso dell’uomo e dell’economia a lungo termine. E nella capacità delle aziende più importanti di accrescere gli utili e i dividendi. Si può certo essere critici anche sul modello capitalista ma va dato atto che nonostante tutto il tenore di vita di noi “umani” è aumentato di circa 20 volte negli ultimi 170 anni.

Se si pensa che tutto andrà in vacca o cacca, il mercato azionario o obbligazionario sembrerà sempre pericoloso come apparirà sempre indecifrabile comprendere a breve termine gli sbalzi emozionali degli altri investitori. Se nel breve termine possono influire sull’andamento dei prezzi le aspettative e la psicologia del branco, nel lungo termine emerge SEMPRE il rendimento che le aziende hanno prodotto dal punto di vista economico come utili, innovazioni, quote di mercato conquistate.

Chi investe (e non punta invece solo al trading speculativo o a breve termine) si concentra soprattutto su questo aspetto e cerca di cogliere nel tempo i progressi dell’economia e delle migliori società quotate in tutti i settori.

 

In questo video un utile riepilogo delle 5 regole da seguire per guadagnare in Borsa

 

La quinta regola: tenere d’occhio i costi

 

I costi sono importanti e non sono una variabile indipendente quando si investe perché se il loro conto diventa esorbitante questo è in grado di ammazzare i rendimenti. “Quando trilioni di dollari sono gestiti dagli operatori di Wall Street in cambio di compensi elevati sono i gestori che raccolgono profitti smisurati, non i clienti” ha scritto qualche tempo fa Warren Buffett e questo è soprattutto attuale in Italia dove i costi del risparmio gestito applicati dalla maggior parte delle banche e delle reti sono fra i più alti in Europa (e molto più alti di quelli applicati negli Stati Uniti!).

 

Maggiori costi di consulenza o sui prodotti finanziari non equivalgono a potenziali maggiori rendimenti e l’attuale sistema predominante in Italia basato sulle retrocessioni genera dei mostri (risparmiatori che spesso a loro insaputa possono pagare costi annui del 4-7% annuo in un conflitto d’interessi mostruoso che non fa certo l’interesse dei risparmiatori) come aveva ricostruito Plus24 in un’inchiesta qualche anno fa.

 

Polizze multiramo, la babele dei costi

 

 

Non scordiamoci le tasse sugli eventuali guadagni in Borsa

 

Concludiamo quest’analisi sulle 5 regole da seguire con un’ultima aggiunta ma non per importanza: la tassazione. Quando si generano dei guadagni in Borsa solitamente vengono comunemente indicati come plusvalenza o capital gain (in italiano guadagno o utile in conto capitale).

Con questi termini si intende la differenza se positiva tra il prezzo di vendita (o rimborso) di uno strumento finanziario (azioni, ETF, fondi, SICAV, obbligazioni, ecc.) e il prezzo di acquisto o sottoscrizione. Ma attenzione il fisco italiano è fra i più complicati e spesso assurdi del mondo. Su strumenti come fondi ed ETF non è possibile compensare (come accade normalmente con altri strumenti) guadagni e perdite entro i 4 anni e questo è un altro aspetto da tenere in considerazione e monitorare.

 

Un esempio pratico su quando si genera un guadagno in Borsa

 

Per comprendere meglio quando si genera un guadagno in Borsa, un esempio pratico è d’aiuto.
Supponiamo di acquistare 1.000 azioni a 1 euro ciascuna e, dopo 10 anni, di vendere le azioni a 2 euro ciascuna. In questo caso, la plusvalenza è di 1.000 euro. Il valore dell’azioni è raddoppiato: abbiamo quindi realizzato un guadagno.

Vendendo un titolo in guadagno si realizza una plusvalenza poiché il valore delle azioni è aumentato rispetto al prezzo di carico iniziale. Tuttavia, è importante notare che questa plusvalenza è latente finché non si vende effettivamente l’investimento. Si passa dalla plusvalenza latente alla plusvalenza vera e propria nel momento in cui la differenza positiva tra valore di un titolo e prezzo di carico viene invece realizzata. Essendosi a questo punto tradotta in una vera e propria entrata, è normalmente anche soggetta a tassazione. E in questo caso la tassazione è del 26% sul capital gain.

 

Come vengono tassati i guadagni in Borsa oggi?

 

Dal 1° luglio 2014, con l’entrata in vigore dell’attuale regime di tassazione delle rendite finanziarie (Decreto-legge 66/2014 del 24 aprile), in Italia si paga una tassazione del 26% su ogni plusvalenza ottenuta sui seguenti strumenti finanziari: azioni, fondi, ETF ed obbligazioni.

Beneficiano di aliquote di tassazione agevolate le plusvalenze sui titoli di Stato: nel caso di capital gain su BTP, BOT, CCT e CTZ è prevista un’aliquota del 12,5% allo scopo di incentivare i risparmiatori a “sostenere” le finanze statali e questa “agevolazione” vale per tutti i titoli obbligazionari governativi emessi da Stati o sovranazionali.

 

Sui mercati guadagnare facile è difficile!

 

Guadagnare facile sui mercati non è proprio una passeggiata  senza rischi.

In Borsa non esiste nessuna formula magica per guadagnare. E rimanere fermi in attesa che il mondo si adegui alle nostre idee è molto pericoloso. Soprattutto quando investiamo non usando i nostri soldi ma indebitandoci.

Come diceva Keynes “Il mondo può rimanere irrazionale più a lungo di quanto tu possa rimanere solvente”.

In finanza è fondamentale dotarsi di regole e strategie dove non si guarda solo all’obiettivo di guadagno ma si programma anche come ci si comporterà in caso di mercati contrari.

 

Il nostro approccio per affrontare i cambiamenti del mercato

 

È anche questo il nostro lavoro come consulenti finanziari indipendenti presso SoldiExpert SCF: ricordare che non esiste alcun sistema perfetto per investire in Borsa, valutare i migliori prodotti e strategie per ciascun cliente. Non si può pensare che guadagnare sia facile sui mercati sempre e in qualsiasi condizione di mercato.  Si possono però valutare le migliori strategie, avere un approccio disciplinato e avere un metodo testato e integrato al fine di contenere nel tempo le perdite più “cattive”.
E’ questo il valore aggiunto che offre una società come SoldiExpert SCF oltre a essere una società senza conflitti d’interesse.

Di strategie per investire in Borsa ne hanno inventate tante, ma anche la strategia più “perfetta” potrebbe fallire un domani. E quindi? Scarica il nostro ebook gratuito per prepararti al meglio ai mutamenti delle borse e non rimetterci le penne.

Salvatore Gaziano

Responsabile Strategie di Investimento di SoldiExpert SCF

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Roberta Rossi Gaziano

Responsabile Consulenza Personalizzata di SoldiExpert SCF

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Francesco Pilotti

Responsabile Ufficio Studi di SoldiExpert SCF

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Marco Cini

Esperto di pianificazione finanziara e previdenziale

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