Rendimento 5 netto: il vero e il falso per ottenerlo

Per ottenere un rendimento del 5% annuo bisogna correre qualche rischio. Ma non è un obiettivo impossibile se si selezionano strumenti low cost e la giusta strategia di investimento

MoneyReport, il blog di SoldiExpert SCF

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Ottenere un rendimento del 5 netto all’anno? La maggior parte dei risparmiatori ci metterebbe la firma. Perché con un capitale di partenza di 100.000 euro, un rendimento del 5% netto significherebbe ritrovarsi con un patrimonio di quasi 163.000 in 10 anni, ovvero con un rendimento cumulato del 62,75%. Ma è davvero possibile ottenere un simile rendimento? E con che tipo di investimenti finanziari?

Meglio dire le cose come stanno e non alimentare illusioni perché un consulente finanziario onesto vi parla sempre prima dei rischi e poi dei rendimenti. Rendimento del 5 netto all’anno: il vero e il falso per ottenerlo lo scoprirete in questo articolo.

Ottenere un rendimento del 5% non è qualcosa di impossibile, ma è bene avere consapevolezza che esiste una relazione indissolubile fra rendimenti e rischi. Facciamo un esempio.

 

Investire in Bund tedeschi: scordati il 5 netto all’anno

 

Un investimento privo di rischio, ovvero che dia la certezza che il capitale venga restituito alla scadenza, attualmente è, secondo il mercato, il Bund. Cioè l’equivalente del BTP italiano in salsa tedesca. Ma quanto rende oggi un Bund con scadenza a 10 anni? Circa il 2,36% all’anno, dopo aver registrato rendimenti negativi (cioè, per l’investitore, costi) per alcuni anni !

Sì avete letto bene e parliamo solo di rendimenti nominali. Perché se ipotizziamo un’inflazione stabile del 2,4% per l’area Euro a marzo 2024, investire con la massima “sicurezza” all’2,36% annuo (anche reinvestendo costantemente gli interessi) in bund tedeschi equivarrebbe fra 10 anni ad avere un capitale che in termini di potere d’acquisto è praticamente identico a quello attuale. Altro che rendimento del 5 netto!

 

 

rendimento del 5 netto: azioni in portafoglio

 

Insomma per ottenere un rendimento del 5 per cento all’anno qualche rischio bisogna correrlo (compreso quindi quello di non centrare questo obiettivo). Ed è bene diffidare di chi vi racconta di investimenti redditizi e sicuri, perché probabilmente sta cercando di intortarvi e vi sta nascondendo qualcosa di significativo.

Esistono titoli di Stato molto interessanti che offrono rendimenti di gran lunga superiori al Bund tedesco e potrebbero far parte a buon diritto di un portafoglio diversificato di titoli obbligazionari.

Se si vuole raggiungere l’obiettivo del 5 netto bisognerà accostare a un portafoglio di titoli anche una parte di investimento in azioni o dirette o con ETF. SoldiExpert SCF costruisce portafoglio con differenti mix di azioni e obbligazioni in funzione del profilo di rischio e degli obiettivi di investimento del cliente nell’ambito dei propri servizi di consulenza personalizzata anche una tantum.

Come mostra il grafico sottostante relativo all’andamento del mercato USA solo l’asset class azionaria ha offerto storicamente rendimenti superiori al 5 per cento annuo mentre i titoli governativi americani hanno ottenuto un rendimento inferiore.

 

Rendimento 5 netto solo le azioni lo hanno ottenuto

 

con quali obbligazioni rendimento 5 netto

 

Come si vede dalla tabella sottostante ci sono titoli obbligazionari governativi e corporate che offrono un rendimento del 5 per cento netto. Ma sono titoli che incorporano alti rischi e bisogna inseririli con la giusta dose in un portafoglio di investimenti diversificato.

Come mostra l’aggiornamento a marzo di Anaxis Asset Management solo alcune asset class obbligazionarie rendono il 5 netto: i titoli high yield americani e quelli dei paesi emergenti. 

titoli obbligazionari governativi e corporate a confronto

 

Quindi esistono titoli o investimenti che promettono un rendimento del 5% netto annuo; si tratta per esempio di obbligazioni di Paesi Emergenti o di aziende private del grado high yield (ovvero rating basso) sempre che le cedole siano pagate regolarmente dal debitore e che a fronte del rendimento ottenuto non si assista però a una forte decurtazione del valore del capitale finale.

Perchè quindi non diverisificare il rischio, magari ricorrendo anche a ETF? Diversi quotati nel 2023 su Borsa Italiana offrono rendimenti molto interessanti.

 

Rendimento 5 NETTO? consulenza gratuita

 

L’investimento fai-dai-te azionario e obbligazionario resta una mission non impossibile ma molto dura se l’orizzonte temporale è ravvicinato e soprattutto per l’investitore che opera in base all’emotività e alle suggestioni. Anche se si investe con ETF strumenti che offrono ai risparmiatori le opportunità più interessanti e low cost, a cui però bisogna accostarsi con consapevolezza, disciplina, adeguato orizzonte temporale e strategia. Perchè non chiedere una consulenza gratuita di 30 minuti a un professionista indipendente e abilitato come i consulenti di SoldiExpert SCF?

Rendimento 5 per cento o no, qualunque investimento deve essere fatto con metodo. Facendo naturalmente attenzione a puntare su strumenti liquidi, la cui esistenza è uno dei grandi vantaggi dell’investimento mobiliare. Senza dimenticare il supporto di un buon consulente finanziario (meglio se indipendente), come può essere SoldiExpert SCF.

 

Investire al 5 per cento, scopri cosa ti serve

 

Come ottenere allora un rendimento del 5%? Dopo tutto ciò che abbiamo scritto nei paragrafi precedenti, è chiaro che investire al 5 per cento in totale sicurezza è solo una bella teoria. Se si parla di investimenti finanziari fatti con azioni, obbligazioni, fondi o ETF, un rendimento di questo tipo è possibile, ma nessuno può mettervi per iscritto che sia raggiungibile con certezza. E comunque la fattibilità dipende da tanti fattori.

Prima di tutto bisogna avere il corretto orizzonte temporale, perché il tempo può essere un grande alleato per un risparmiatore. In seconda battuta, bisogna valutare la “giusta” diversificazione tra azionario e obbligazionario, perché – usando come riferimento i rendimenti passati e avendo ben chiaro che nessuno può garantire che si ripeteranno in futuro – un mix di investimenti con, per esempio, il 75% di azionario e il 25% di obbligazionario su un orizzonte temporale di 10 anni potrebbe essere quello corretto per ottenere un rendimento del 5 netto. Naturalmente è importante non soltanto il mix, ma le componenti poi del cocktail e come shakerarli nel tempo…

Se vuoi investire al 5 per cento scopri cosa ti serve insieme a noi: è questo il lavoro che svolge una società di consulenza finanziaria indipendente come SoldiExpert SCF, con un allineamento totale con gli interessi del risparmiatore.

 

 

Rendimento 5%: bella idea ma attenzione ai costi

 

Dovrebbe risultare evidente che se ogni anno qualcuno rosicchia il 2-3% del capitale sotto forma di costi vari, l’obiettivo di un rendimento 5% si allontana sempre più.

In Italia è in corso una guerra senza esclusione di colpi per accaparrarsi la fetta più grossa della torta dei rendimenti. Negli ultimi mesi il risparmio gestito ce l’ha a morte con il Governo per tutti i BTP emessi che gli fanno una concorrenza micidiale e che sono promossi anche tramite spot ammiccanti in televisione e l’esclusione dall’Isee a chi li sottoscrive.

 

Il risparmiatore i Titoli di Stato italiani se li può anche comprare da solo, che ci vuole, va in banca li compra e stop, no? No.

 

Una significativa parte dell’industria del risparmio gestito (banche, fondi, reti…) non ci sta. Ma perché?
Ma il risparmio gestito quindi non compra i BTP, visto che è così contrario al fatto che i risparmiatori investono in Titoli di Stato Italiani? Cosa c’è nella maggior parte delle polizze a gestione separata o nei fondi comuni di investimento obbligazionari magari target date? Toh, ci sono i BTP! E quanto costano polizze a gestione separata e fondi comuni di investimento? Sai che potrebbero portarti via oltre il 50% del tuo rendimento?

 

Nei portafogli di SoldiExpert SCF questo aspetto è invece preso nella massima considerazione. Anche perché l’unica forma di compenso previsto per le società come la nostra (come per i consulenti finanziari autonomi) sono unicamente le parcelle pagate dai nostri clienti per la consulenza una tantum o ricorrente fornita ai nostri clienti. Punto.

 

Consulenza Una-tantum Consulenza Una-tantum

 

i costi killer degli investimenti uccidono il rendimento

 

Non possiamo, infatti, ricevere commissioni o provvigioni o incentivi su prodotti o strumenti finanziari consigliati. In Italia il sistema su cui si basa tutto il “circo” è invece proprio il meccanismo delle retrocessioni che i cosiddetti collocatori ovvero banche, Sim e reti di vendita, incassano sui prodotti consigliati ai propri clienti.

Risultato: moltissimi risparmiatori italiani si ritrovano in portafoglio prodotti costosi e inefficienti consigliati da banche e reti. E pensano magari di non pagare nulla per la consulenza ricevuta perché è incorporata nel costo dei prodotti.

Il primo passo quindi che un risparmiatore (e anche un consulente se lavora per voi e non per qualcun altro) dovrebbe fare, sarebbe quello di cercare di minimizzare i costi in ogni modo possibile se vuole puntare a un rendimento del 5 netto annuo. Perché se i rendimenti sono incerti per definizione, questo non si può dire dei costi. I costi sono l’unica cosa certa e rischiano di mettere a tappeto il vostro sogno di un rendimento del 5 per cento. Quindi, rendimento 5%: bella idea ma attenzione ai costi.

Se pagate il 2/3% all’anno in più (come molti italiani spesso a loro insaputa pagano) per i prodotti che vi sono stati suggeriti, l’unica cosa sicura è che nel giro di 10 anni oltre il 20/30% del vostro capitale si sposterà a favore di qualcun altro. E questo qualcuno è probabilmente la vostra banca o il vostro intermediario, che in Italia riceve un ristorno altissimo per questo speciale “potere” di collocamento. Non a caso, nei bilanci delle banche italiane sempre più in difficoltà questi sono i ricavi più amati dai banchieri e su cui spesso puntano per raddrizzare conti traballanti.

 

 

guadagnare il 5 netto: serve la strategia giusta

 

La selezione degli strumenti finanziari è un aspetto molto importante per SoldiExpert SCF, ma naturalmente non è l’unico. Perché è inoltre molto importante avere una strategia di investimento sia sulla parte azionaria sia su quella obbligazionaria. E diversificare con giudizio.

Per ottenere un rendimento del 5% verifichiamo per prima cosa se il cliente ha naturalmente un profilo adeguato. Il che significa che dobbiamo valutare sia l’orizzonte temporale del suo investimento sia la sua capacità di sostenere anche le eventuali perdite lungo percorso previsto. Quando parliamo della nostra consulenza personalizzata partiamo da un colloquio approfondito per arrivare a consigliare un portafoglio iniziale che viene poi rivisto mese per mese dal nostro Ufficio Studi, ed eventualmente ribilanciato quando è necessario.

In questo portafoglio, e in base al capitale sotto consulenza e alla banca con cui opera, suggeriamo quindi quali titoli acquistare. Sicuramente una parte significativa in ETF (se il profilo di rischio dell’investitore è adeguato) azionari e obbligazionari ma anche azioni e obbligazioni dirette in certi casi. Attualmente non è impossibile scovare obbligazioni con rendimenti anche del 5 per cento ma la diversificazione impone diverse strategie e soprattutto di evitare la concentrazione su pochi emittenti.

È importante sottolineare che SoldiExpert SCF non detiene il denaro dei clienti e nemmeno gli strumenti finanziari che consiglia. Quindi il risparmiatore opera con l’intermediario che preferisce, mantenendo quindi un’ulteriore importantissima tutela.

La guida per investire con gli ETF La guida per investire con gli ETF

 

 

ETF, rendimento e performance meglio dei fondi

 

Nella ricerca di un rendimento del 5 per cento gli ETF li preferiamo quasi sempre rispetto ai fondi d’investimento. Questi ultimi sono infatti stra-consigliati dalle banche e reti anche quando non c’è nessuna ragione valida nel privilegiarli, salvo spesso  il loro tornaconto.

Come dimostra un’ampia ricerca accademica e un confronto sempre più impietoso fra indici di fondi e indici di ETF, in cui meno del 15-20% dei fondi dimostra annualmente di performare meglio. Senza contare che poi ben difficilmente conferma in termini di persistenza questo valore aggiunto. Insomma, per gli ETF, rendimento, performance e versatilità all’interno di un portafoglio ben diversificato sono ottime caratteristiche da prendere in considerazione.

 

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La diversificazione è per noi poi non solo quella fra gli strumenti, ma anche quella tra diverse strategie. I risparmiatori che si affidano a SoldiExpert SCF (fra le società di consulenza finanziaria indipendenti pioniere del settore in Italia) possono contare su un approccio unico e integrato. Un approccio grazie alla piattaforma Janus Quantum Expert che cerca di coniugare il meglio di un’esperienza ultra-trentennale in questo settore (sempre dalla parte dei risparmiatori) con tutto ciò che possono offrire sia l’analisi fondamentale sia l’analisi quantitativa. Gli uomini possono avere grandi intuizioni, ma le capacità di calcolo offerte dalla tecnologia e da un approccio basato anche sulla statistica e sull’osservazione dei prezzi non si possono trascurare.

 

Salvatore Gaziano

Responsabile Strategie di Investimento di SoldiExpert SCF

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Roberta Rossi Gaziano

Responsabile Consulenza Personalizzata di SoldiExpert SCF

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Francesco Pilotti

Responsabile Ufficio Studi di SoldiExpert SCF

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Marco Cini

Esperto di pianificazione finanziara e previdenziale

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