Azioni MPS: che fare dopo il nuovo collocamento del Tesoro

Il cammino verso la privatizzazione delle azioni MPS continua e l'operazione potrebbe essere completata entro il 2024. Anche i dati rilasciati a febbraio depongono a favore di un ritorno alla normalità dopo il salvataggio del 2017. Leggi la nostra analisi.

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Per MPS, azioni ancora sotto i riflettori dopo l’annuncio che martedì il Ministero delle Finanze italiano ha collocato una nuova tranche dell’istituto finanziario per un valore di 650 milioni €. L’operazione segna un ulteriore passo in avanti nella privatizzazione che conferma la volontà di ritorno verso la normalità della banca senese, dopo lustri di disavventure finanziarie e legali che per anni hanno significato una discesa continua delle azioni MPS.

 

nuovo collocamento lampo delle azioni MPS

 

Nell’ambito di un processo di bookbuilding accelerato, martedì 26 marzo, il Tesoro ha effettuato una nuova vendita lampo di azioni MPS al prezzo di 4,15 euro ciascuna. L’offerta, annunciata in serata a mercati chiusi, è avvenuta con uno sconto del 2,5% e si tradurrà in un incasso di 650 milioni € per via XX Settembre.

Una prima vendita del 25% delle azioni MPS era già stata effettuata nella tarda serata di ieri lunedì 20 novembre 2023, con le stesse modalità e con un incasso da parte del Tesoro pari a 920 milioni €.  Tra gli acquirenti vi erano grandi investitori internazionali e italiani. Tra questi Fideuram, Kairos (nel gruppo Anima Holding) e Algebris.

Con quest’ultima operazione lo stato italiano riduce così la partecipazione nelle azioni Monte dei Paschi di Siena da quasi il 40% all’attuale 26,7%.

 

lo Stato riduce la partecipazione delle azioni MPS come richiesto dalla UE

 

Nel 2017, lo Stato italiano salvò dal collasso la banca più antica del mondo con 5,4 miliardi € e sostenne poi un ulteriore aumento di capitale di 1 miliardo € nel 2022. In cambio dell’approvazione degli aiuti di Stato, l’ Unione Europea chiese espressamente che la banca, e quindi le azioni MPS, venisse successivamente nuovamente privatizzata.
Considerando i 920 milioni € ricavati dalla cessione fatta a novembre, i 650 milioni € della cessione attuale e gli 84 milioni € di dividendi previsti per quest’anno, in pochi mesi lo Stato italiano incasserà dalle azioni Monte dei Paschi 1,65 miliardi €, una somma superiore a quella investita nell’aumento di capitale dell’autunno 2022.
Oltre al sollievo finanziario, il fatto di scendere ulteriormente nel capitale della banca rispetta l’impegno preso con Bruxelles di dismettere ampia parte della partecipazione statale, inizialmente pari al 64%, entro la fine del 2024.

 

come vanno i bilanci e i conti dell’ azione MPS

 

I dati 2023 presentati lo scorso febbraio dall’azione MPS mostrano un quadro complessivamente in miglioramento, con un profitto netto di 2,05 miliardi €.  L’anno precedente si era chiuso invece con una perdita secca di 178 milioni €, come mostrato nel grafico sottostante ricavato da una presentazione presente sul sito della banca senese, nella sezione relativa ai risultati finanziari.

I dati consuntivi hanno raggiunto l’obiettivo annuale; con i ricavi, comprese le commissioni nette, che si sono rivelate in aumento rispetto al trimestre precedente. Ma il balzo degli utili del quarto trimestre delle azioni MPS è ascrivibile soprattutto ad un effetto fiscale positivo e allo sblocco dei fondi accantonati per possibili rischi legali. Gli importi di queste poste straordinarie sono evidenziati anch’essi nella slide sotto allegata e sono pari rispettivamente a 339 milioni e per la componente fiscale e a 446 milioni € per lo sblocco dei fondi dei rischi legali.

Senza le componenti di natura straordinaria, l’utile del quarto trimestre per l’azione MPS è pari a 338 milioni €, comunque in linea con il miglioramento del margine di interesse.

 

 

Le attese migliorative per l’indice di solidità patrimoniale CET1 sono state oltrepassate e l’indicatore atteso a poco oltre il 17% è in realtà stato comunicato pari a 18,8  e a 18,1 rispettivamente prima e dopo la distribuzione del dividendo.

Molto positiva anche l’evoluzione delle cause legali che hanno visto a novembre 2023 il rigetto delle richieste del fondo di investimento Alken e a dicembre 2023 l’assoluzione dei manager Profumo e Viola. Due sentenze che hanno permesso alla banca di liberare parte dei fondi congelati a fronte dei rischi legali, quei 446 milioni di cui abbiamo detto poco sopra.

Restano invece sempre da monitorare gli importi a copertura dei crediti in sofferenza, inadempienze probabili e finanziamenti scaduti deteriorati.

 

 

 mps, azioni in forte rialzo negli ultimi 18 mesi

 

L’andamento di lungo periodo del titolo è abbastanza impressionante visto che rispetto al passato l’azione MPS ha di fatto perso il 99,9% del suo valore.

Molto positivo è invece l’andamento delle quotazioni MPS dal novembre 2022 a oggi, con i prezzi quasi triplicati da valori intorno a 1,6€ fino ai massimi di questi giorni oltre i 4,20€.

Anche ora, mentre scriviamo, il titolo sembra confermare il clima positivo di cui al momento gode l’istituto, con le azioni MPS solo in lievissimo calo dopo il collocamento lampo di stanotte anche se come sempre del futuro non v’è certezza.

 

MPS, azioni in forte rialzo negli ultimi 18 mesi

 

 

breve storia delle azioni monte dei paschi

 

L’azione MPS fu quotata nel 1999 con richieste che all’epoca furono addirittura dieci volte superiori alla quantità di azioni offerte in collocamento. Negli anni 90 la banca era il quarto istituto di credito per raccolta e uno dei primi titoli bancari per capitalizzazione. Sul finire degli anni 90 la banca senese acquistò Banca del Salento, poi rinominata Banca 121. Le competenze sui derivati dell’istituto pugliese contribuirono alla creazione di prodotti innovativi quali “4you” e “myway” che vennero malauguratamente collocati ai piccoli risparmiatori. Questi prodotti, sostanzialmente prestiti a leva, permettevano ai sottoscrittori di prendere a prestito denaro che investivano in Borsa, spesso nelle richiestissime azioni dot.com. In seguito allo scoppio della bolla internet questi prodotti azzerarono il proprio valore e le autorità costrinsero la banca a risarcire i risparmiatori.

 

L’azione Mps e il famigerato acquisto di Antonveneta

 

Le ambizioni espansionistiche della banca senese sfociarono nel novembre 2007 nell’acquisizione di Antonveneta Banca con un pagamento di 9 miliardi di Euro al Banco Santander. A questa cifra si aggiunsero altri 7, 5 miliardi che la banca veneta aveva in debito verso ABN Amro. Per far fronte a questi impegni finanziari si fece un aumento di capitale pari alla spropositata cifra di 9,5 miliardi di €.  E il bello doveva ancora venire visto che l’anno successivo Lehman Brothers avrebbe trascinato con se tutto il sistema finanziario mondiale.

 

 L’ingresso del Tesoro nell’azione mps nel 2017

 

Nel vortice della grande crisi mondiale, le perdite dell’azione MPS divennero colossali e richiesero l’intervento dello Stato prima con i Tremonti bond, poi Monti bond. Tramite questi prestiti (convertibili) il Tesoro iniziò a entrare nel patrimonio della banca prima con un 4% nel 2015, fino a diventare il primo azionista al 70% con l’aumento di capitale del 2017. Lo Stato sottoscrisse infatti 6 mld € degli 8,8 mld € totali. Su questo aumento di capitale abbiamo dedicato uno speciale articolo sul salasso dei contribuenti. 

A causare il tracollo i crediti “marci” emersi nei bilanci di MPS per cifre miliardarie. Una spina nel fianco ancora non completamente risolta nei bilanci al confronto con quello di altre banche.

Della storia di Monte dei Paschi e delle sue pirotecniche vicende noi di Soldiexpert SCF ci siamo ampiamente occupati nel corso del tempo. Un paio di anni fa abbiamo anche realizzato un video documento sulle vicende di questa banca dal punto di vista giudiziario con l’aiuto di due super ospiti. Potete guardare il video cliccando qui sotto.

 

 

 

 

azione mps: lo scandalo diamanti

 

Per non farsi mancare nulla nel 2019 esplode lo scandalo diamanti che coinvolge 5 istituti di credito italiani. Tra questi vi è  anche il Monte dei Paschi. Stando alla ricostruzione dei fatti avvenuti, fra il 2012 ed il 2016, i diamanti venduti ai clienti sarebbero risultati veri, ma le quotazioni gonfiate, attraverso false indicazioni sui giornali. Anche di questa vicenda Soldiexpert SCF si è ampiamente occupata fino all’esito paradossale della sospensione e del successivo licenziamento di un funzionario di Bankitalia che scoprì la truffa. Puoi leggere il nostro articolo con tutti i particolari.

 

 opinioni e considerazioni su MPS azioni

 

E tu hai in portafoglio azioni MPS o ti riproponi di acquistarle? Oppure hai altri titoli di aziende o banche italiane e vuoi un parere esperto e indipendente in merito?

Per MPS ad esempio il salvataggio e l’intervento dello Stato a sostegno dei correntisti in passato non ha protetto i piccoli azionisti che hanno visto nel corso di questi lustri quasi azzerarsi il loro investimento in azioni MPS (a 10 anni il titolo MPS nonostante il rialzo dell’ultimo anno ha perso oltre il 99% per effetto anche degli aumenti capitali iper diluitivi). Non bisogna infatti confondere la sicurezza e la garanzia dei propri depositi con la profittabilità di un titolo. La costruzione di un portafoglio di investimento e la scelta delle sue componenti, non è mai frutto dell’istinto o del caso.

Oggi MPS sembra aver intrapreso un percorso di risanamento, anche se ancora molte sono le incognite e i passi da fare.

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Le nostre consulenze forniscono suggerimenti chiari su cosa comprare e vendere, come gestire posizioni già possedute come, ad esempio, quelle sulle azioni MPS che potresti avere oggi. Forniamo indicazioni precise sulla costruzione di un portafoglio con aggiornamenti regolari dai nostri analisti e consulenti finanziari indipendenti.

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Salvatore Gaziano

Responsabile Strategie di Investimento di SoldiExpert SCF

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