Bail in

Il bail in consente a una banca in grave crisi di coinvolgere forzatamente nel risanamento azionisti e obbligazionisti. E anche in alcuni casi i depositanti.

 

Crisi bancaria: cosa significa per gli investitori

 

Nel caso in cui una banca versi in condizioni di crisi il suo salvataggio non avviene più con soldi pubblici ma dall’interno con la nuova normativa sul bail in, andando a intaccare il valore delle azioni della banca e le obbligazioni emesse dall’istituto bancario che possono essere soggette a una parziale o totale riduzione. Il bail in delle banche è un meccanismo complesso e controverso.

Esiste una precisa gerarchia di soggetti che nel caso di “bail-in”, come è chiamato in ambito finanziario il meccanismo di salvataggio interno delle banche, rischiano la perdita del capitale investito avendo sottoscritto azioni o obbligazioni della banca. Non sempre però questa gerarchia è stata rispettata.

 

Azzeramento obbligazioni bancarie: un rischio REALE

 

Nel caso di ristrutturazione forzata di una banca, i primi a rischiare di saltare sono gli azionisti. Ovvero chi detiene quote del capitale dell’istituto di credito in caso di bail in dovrebbe essere il primo a perdere l’intero capitale investito.

I titolari di obbligazioni bancarie in caso di crisi bancaria dovrebbero essere i secondi soggetti coinvolti nella ristrutturazione bancaria.

Nel caso recente del salvataggio della banca europea Credit Suisse gli obbligazionisti subordinati sono stati azzerati, ovvero hanno perso tutto il capitale investito, mentre gli azionisti no. Infatti ci sono parecchie cause in corso in seguito all’azzeramento delle obbligazioni bancarie della banca svizzera che è poi stata fusa con UBS. Gli azionisti di Credit Suisse sono stati azzerati? Non del tutto, ma hanno subito perdite significative. A differenza dei detentori dei bond AT1 del Credit Suisse che hanno perso tutto.

 

Rischi per i correntisti: cosa succede ai depositi

 

Cosa succede quando una banca rischia di saltare ai soldi dei correntisti? Fino a 100.000 euro per depositante i soldi lasciati sul conto corrente sono garantiti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FIDT).

Sopra cosa succede? Se una persona lascia più di 100.000 euro sul conto corrente di una banca e sull’istituto di credito si procede al bail in rischia di perdere tutto quanto eccede i 100.000 euro? In teoria se azzerando azionisti e obbligazionisti la banca versa ancora in uno stato di crisi anche i depositanti potrebbero farne le spese.

Nei recenti casi di bail-in i soldi sui conti correnti non sono stati toccati. Ma questo non significa che in futuro questo non potrebbe avvenire.

 

Come proteggere i risparmi dal rischio di bail in

 

I risparmi in banca non sono quindi al sicuro al cento per cento a causa del bail-in.

Non tutte le azioni o le obbligazioni bancarie sono uguali e in caso di crisi acuta della banca potrebbero perdere gran parte o tutto il loro valore. E se anche il tuo gruzzolo è inferiore ai 100.000 euro, che rappresentano la soglia massima di intervento del Fondo Interbancario di Tutela dei depositi bancari (FITD), è meglio evitare istituti men che sicuri. O pensare che lasciare centinaia di migliaia di euro sul conto corrente non esponga a nessun rischio.

 

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