Come investire liquidità oggi: gli ETF monetari sono un’opzione valida ?
Tra fondi di liquidità, ETF monetari e conti deposito, il catalogo per investire la liquidità parcheggiata sul conto corrente oggi è piuttosto ampio.
Tra fondi di liquidità, ETF monetari e conti deposito, il catalogo per investire la liquidità parcheggiata sul conto corrente oggi è piuttosto ampio.
ETF, rischiosi o sicuri? Come per azioni, obbligazioni o derivati, anche quando si investe in ETF per evitare brutte sorprese bisogna valutare bene sia le caratteristiche specifiche dello strumento sia il suo “peso” nel portafoglio
Sul buon andamento degli ETF settore Iusso l’Asia conta più che mai e l’Europa sempre meno. Sono un’opportunità o un rischio?
Ecco alcune domande tipiche sugli ETF che investono sui paesi emergenti: su quali mercati e settori investono? Con quali rischi? Come valutarli? Senza dimenticarsi però di avere non solo una strategia di acquisto ma anche di vendita perchè i mercati insegnano…
Una guida essenziale per chi desidera investire sul petrolio in modo informato e desidera proteggere il portafoglio da rischi geopolitici, conoscendo meglio i rischi e le prospettive del settore petrolifero.
Il litio è utilizzato massicciamente nelle batterie per le auto elettriche. E non solo quelle di Tesla. La domanda mondiale si prevede in forte aumento. Ecco i pro e contro di investire su questa commodity (anche tramite ETF) e sugli investimenti del “futuro”
Da inizio anno l’ETF che investe sulle energie pulite l’iShares Global Clean Energy perde il 30% del proprio valore. Il vento è cambiato? Scoprilo con l’analisi di SoldiExpert SCF
Rischi, costi, reperibilità: scopri tutte le differenze fra ETF e fondi comuni d’investimento. E quale strumento preferire
E’ una delle strategie che fa maggiore presa sui risparmiatori e viene rilanciata dai giornali e da alcuni consulenti. Ma alla prova del tempo mostra diverse pecche. Che non vengono solitamente raccontate
Scopri i “lazy portfolio”, i portafogli pigri che minimizzano lo sforzo di gestione degli investimenti. Ma attenzione: non sono la soluzione ideale per tutti. Tutti i difetti di questa strategia di investimento
Nel mondo della finanza, l’acronimo ETF è diventato sempre più familiare anche per i risparmiatori meno esperti. Ma cosa significa davvero questa sigla e perché questi strumenti stanno guadagnando spazio nei portafogli di tanti investitori?
ETF sta per Exchange Traded Fund, ovvero fondo negoziato in Borsa. Si tratta di fondi che replicano l’andamento di un indice e possono essere acquistati e venduti in tempo reale, proprio come un’azione. A differenza dei fondi comuni, hanno costi molto contenuti e sono estremamente trasparenti.
I primi ETF sono nati negli Stati Uniti nei primi anni ’90. Il più noto è lo SPDR S&P 500 ETF, lanciato nel 1993, che permetteva di investire su tutte le azioni dell’indice americano con un solo strumento. Da allora, la loro diffusione è cresciuta a livello globale, compresa l’Italia, dove oggi esiste un’ampia offerta adatta a ogni tipo di risparmiatore.
Gli investitori li preferiscono spesso ai fondi comuni per diversi motivi. Prima di tutto per i costi: la commissione annua di un ETF può essere inferiore allo 0,2%, mentre quella di un fondo tradizionale supera facilmente l’1,5%. Inoltre, sono acquistabili facilmente su qualunque piattaforma online e sono negoziati da qualsiasi banca (che però farà di tutto per non proporveli).
Sì, a voi conviene, alla banca no. Investire in Exchange Traded Funds può essere molto conveniente, soprattutto per chi vuole costruire un portafoglio ben diversificato con strumenti efficienti. Offrono grande flessibilità, sono facili da monitorare e, in molti casi, consentono di reinvestire automaticamente i proventi, ottimizzando la crescita del capitale nel tempo.
Come scegliere l’ETF giusto? Dipende dagli obiettivi di investimento. Esistono ETF che replicano grandi indici azionari internazionali, ma anche strumenti più specifici come quelli obbligazionari, sull’oro o sul Bitcoin.
Per aiutarti nella scelta, su MoneyReport abbiamo pubblicato una guida gratuita gli ETF spiegati in modo facile con tutto quello che serve sapere per orientarsi tra i diversi prodotti disponibili sul mercato e iniziare a usarli nel modo corretto.
Una modalità intelligente per iniziare è il PAC, il Piano di Accumulo del Capitale. Con un PAC, si investe una piccola somma ogni mese su uno o più ETF, riducendo il rischio di entrare in momenti di mercato sfavorevoli.
È una strategia perfetta per chi ha un orizzonte di lungo periodo e vuole costruire il proprio portafoglio gradualmente, anche con cifre ridotte. Spieghiamo in dettaglio come funziona in un articolo dedicato sul blog di SoldiExpert SCF.
Una delle domande più frequenti riguarda la sicurezza di questi strumenti. Sono davvero affidabili? In realtà, gli Echange Traded Funds europei seguono una normativa molto rigida (la direttiva UCITS), che impone obblighi di separazione patrimoniale e trasparenza. Questo significa che, anche in caso di fallimento dell’emittente dell’ETF, i capitali degli investitori restano protetti.
Certo, anche un ETF può perdere valore, ma solo se l’indice che replica scende. Il rischio è quindi legato al mercato sottostante, non allo strumento in sé. In un nostro articolo approfondito spieghiamo perché queste paure sono spesso infondate e cosa guardare per investire in modo consapevole.
Gli Exchange Traded Funds rappresentano una soluzione moderna e accessibile per chi vuole far crescere i propri risparmi con criterio. Sono strumenti adatti sia a chi comincia oggi, sia a chi ha già esperienza. E grazie alla nostra guida gratuita puoi iniziare con il piede giusto a investire in ETF, evitando gli errori più comuni e scegliendo gli strumenti davvero più adatti a te.