Etf

Nel mondo della finanza, l’acronimo ETF è diventato sempre più familiare anche per i risparmiatori meno esperti. Ma cosa significa davvero questa sigla e perché questi strumenti stanno guadagnando spazio nei portafogli di tanti investitori?

ETF sta per Exchange Traded Fund, ovvero fondo negoziato in Borsa. Si tratta di fondi che replicano l’andamento di un indice e possono essere acquistati e venduti in tempo reale, proprio come un’azione. A differenza dei fondi comuni, hanno costi molto contenuti e sono estremamente trasparenti.

 

Una breve storia degli ETF: da Wall Street al portafoglio di tutti

 

I primi ETF sono nati negli Stati Uniti nei primi anni ’90. Il più noto è lo SPDR S&P 500 ETF, lanciato nel 1993, che permetteva di investire su tutte le azioni dell’indice americano con un solo strumento. Da allora, la loro diffusione è cresciuta a livello globale, compresa l’Italia, dove oggi esiste un’ampia offerta adatta a ogni tipo di risparmiatore.

Gli investitori li preferiscono spesso ai fondi comuni per diversi motivi. Prima di tutto per i costi: la commissione annua di un ETF può essere inferiore allo 0,2%, mentre quella di un fondo tradizionale supera facilmente l’1,5%. Inoltre, sono acquistabili facilmente su qualunque piattaforma online e sono negoziati da qualsiasi banca (che però farà di tutto per non proporveli).

 

Investire in ETF conviene?

 

Sì, a voi conviene, alla banca no. Investire in Exchange Traded Funds può essere molto conveniente, soprattutto per chi vuole costruire un portafoglio ben diversificato con strumenti efficienti. Offrono grande flessibilità, sono facili da monitorare e, in molti casi, consentono di reinvestire automaticamente i proventi, ottimizzando la crescita del capitale nel tempo.

 

ETF: come scegliere quello giusto

 

Come scegliere l’ETF giusto? Dipende dagli obiettivi di investimento. Esistono ETF che replicano grandi indici azionari internazionali, ma anche strumenti più specifici come quelli obbligazionari, sull’oro o sul Bitcoin.

Per aiutarti nella scelta, su MoneyReport abbiamo pubblicato una guida gratuita gli ETF spiegati in modo facile con tutto quello che serve sapere per orientarsi tra i diversi prodotti disponibili sul mercato e iniziare a usarli nel modo corretto.

 

Come scegliere ETF per PAC

 

Una modalità intelligente per iniziare è il PAC, il Piano di Accumulo del Capitale. Con un PAC, si investe una piccola somma ogni mese su uno o più ETF, riducendo il rischio di entrare in momenti di mercato sfavorevoli.

È una strategia perfetta per chi ha un orizzonte di lungo periodo e vuole costruire il proprio portafoglio gradualmente, anche con cifre ridotte. Spieghiamo in dettaglio come funziona in un articolo dedicato sul blog di SoldiExpert SCF.

 

Gli ETF sono sicuri?

 

Una delle domande più frequenti riguarda la sicurezza di questi strumenti. Sono davvero affidabili? In realtà, gli Echange Traded Funds europei seguono una normativa molto rigida (la direttiva UCITS), che impone obblighi di separazione patrimoniale e trasparenza. Questo significa che, anche in caso di fallimento dell’emittente dell’ETF, i capitali degli investitori restano protetti.

Certo, anche un ETF può perdere valore, ma solo se l’indice che replica scende. Il rischio è quindi legato al mercato sottostante, non allo strumento in sé. In un nostro articolo approfondito spieghiamo perché queste paure sono spesso infondate e cosa guardare per investire in modo consapevole.

 

Conclusioni: perchè si parla tanto degli ETF

 

Gli Exchange Traded Funds rappresentano una soluzione moderna e accessibile per chi vuole far crescere i propri risparmi con criterio. Sono strumenti adatti sia a chi comincia oggi, sia a chi ha già esperienza. E grazie alla nostra guida gratuita puoi iniziare con il piede giusto a investire in ETF, evitando gli errori più comuni e scegliendo gli strumenti davvero più adatti a te.