Questa è la rassegna stampa di tutti i principali articoli, video e contributi dove siamo stati chiamati a intervenire come esperti indipendenti

Stellantis: con un app cambieremo potenza del motore e assicurazione nel futuro

Stellantis ha annunciato questa mattina che punta a 4 miliardi di euro di entrate annue aggiuntive da prodotti e abbonamenti basati su software di bordo entro il 2026 e a 20 miliardi entro il 2030. Nato dalla fusione tra PSA e FCA, il gruppo, che come tutte le case automobilistiche storiche soffre del confronto con Tesla sull’avanzamento tecnologico delle sue vetture, punta ad avere 26 milioni di auto connesse in circolazione nel mondo tra il 2026 e 34 milioni entro il 2030, contro i 12 milioni attuali, grazie a tre piattaforme tecnologiche alimentate dall’intelligenza artificiale previste dal 2024. Questi aggiornamenti potrebbero essere offerti ogni tre mesi e consentire, ad esempio, di adeguare le tariffe assicurative via computer all’uso che si fa della propria auto o di modificare la potenza del proprio motore. Ne ha parlato Salvatore Gaziano, responsabile delle strategie d’investimento di SoldiExpert SCF, a Caffè Affari su Class CNBC nel consueto appuntamento settimanale dove si è fatto il punto sui mercati e sulla vicenda Telecom/KKR.

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Il capo di Moderna semina dubbi sui vaccini contro Omicron e fa ripiegare i mercati

Il boss di Moderna ha affermato che i vaccini attuali saranno meno efficaci contro la variante Omicron rispetto ai ceppi precedenti e che ci potrebbero volere mesi perché le aziende farmaceutiche siano in grado di produrre un vaccino specifico in quantità sufficienti per fare la differenza. Dichiarazioni di tenore molto più negative rispetto a quelle del concorrente Pfizer-Biontech e che hanno questa mattina destabilizzato i mercati, ravvivando lo spettro di nuove restrizioni e un calo della domanda.
I commenti dell’amministratore delegato di Moderna arrivano quando esperti di salute pubblica e politici hanno cercato di dare un tono più ottimista sulla capacità dei vaccini esistenti di conferire protezione contro Omicron.
Lo stesso direttore di Pfizer ed ex commissario della Food and Drug Administration, aveva dichiarato poche ore prima alla CNBC: “C’è un ragionevole grado di fiducia nei circoli dei vaccini che [con] almeno tre dosi . . . il paziente avrà una protezione abbastanza buona contro questa variante”.
Di questo argomento e dell’attuale situazione dei mercati ha parlato Salvatore Gaziano, responsabile delle strategie d’investimento di SoldiExpert SCF a Class CNBC nel consueto appuntamento settimanale a “Caffè Affari” condotto da Elisa Piazza.

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Telecom Italia al gioco dell’Opa e delle parti, Vivendi vuole di più e si punta allo scorporo rete

Alla ricerca perenne della quadra fra rete unica, azionariato, governance, advisor e piani industriali di rilancio ed è arrivata “l’offerta che non si può rifiutare” di KKR che costringe finalmente ad affrontare seriamente il tema della rete TLC in Italia oggi dentro una società come Telecom Italia su cui grava un debito altissimo (29 miliardi di euro) e margini in costante discesa.
L’incapacità pubblica e privata ha provocato l’intervento degli stranieri e gli americani di KKR sembrano godere dell’appoggio del governo Draghi e lo scoglio principale ora è trovare un accomodamento con Vivendi che ci ha rimesso soldi in questa avventura, ma non ha dimostrato nemmeno di sapere cosa fare di questa partecipazione e potrebbe valutare anche una resa onorevole rispetto al restare bloccata dentro Telecom Italia per sempre. Salvatore Gaziano, responsabile strategie d’investimento di SoldiExpert SCF, ne ha parlato a Caffè Affari su Class CNBC nel commento settimanale con Elisa Piazza in conduzione.

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Petrolio (e azioni italiane) perché vanno a ruba (tranne Telecom Italia)

Salvatore Gaziano, responsabile strategie d’investimento di SoldiExpert SCF, società di consulenza finanziaria indipendente, su Class CNBC nel commento settimanale analizza i motivi per cui Piazza Affari continua a macinare (finalmente) nuovi record e il prezzo del petrolio resta forte nonostante tutto. Su Telecom Italia sbotta. E’ la storia di una disfatta dove da anni si alimenta l’idea che la ripartenza sia dietro l’angolo con report che assegnano target price assurdi. Il management, i grandi azionisti e la politica hanno dimostrato tutti insieme, in realtà, di non sapere bene come gestire una società dimezzata appesantita da un debito elevato e, per questo motivo, come consulenti finanziari e analisti indipendenti, abbiamo consigliato in questi anni di starne alla larga.

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L’Ok al piano infrastrutture USA traina i titoli del settore a Piazza Affari. Btp Futura debole

La Camera del Congresso Usa ha approvato l’atteso piano da oltre mille miliardi di dollari per le infrastrutture messo a punto dal presidente Joe Biden, grazie all’accordo raggiunto tra dem progressisti e moderati. Una buona notizia anche per diversi titoli quotati a Piazza Affari che operano fra infrastrutture e costruzioni, ecco quali e perché. Btp Futura a 12 anni (ISIN: IT0005466344) al secondo giorno di collocamento, ma meno di metà richieste rispetto alla precedente emissione di inizio anno. Spread in salita e inflazione in vista elevata sconsigliano a molti risparmiatori di vincolarsi con cedole fisse non ricchissime e a un meccanismo complicato.

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BTP in forte discesa e spread che rialza la testa. Che cosa succede all’obbligazionario ?

L’indicatore chiave del rischio associato alla detenzione di obbligazioni italiane (lo spread BTP/BUND) è salito lunedì al suo massimo in un anno, un aumento alimentato da domande sulla forza del sostegno della Banca centrale europea al debito pubblico più rischioso. Salvatore Gaziano, strategist e consulente finanziario indipendente di SoldiExpert SCF, spiega su Class CNBC cosa sta succedendo e perché le parole di Christine Lagarde, presidente della banca centrale nella riunione di giovedì scorso, non hanno fatto effetto e vengono considerate poco credibili riguardo la possibilità che i tassi d’interesse non vengano rialzati in Europa nel 2022. E la pressione è particolarmente intensa sulle obbligazioni emesse dai paesi della “periferia” fortemente indebitata dell’Eurozona.
Il rendimento o lo spread extra richiesto dagli investitori per acquistare debito italiano a 10 anni piuttosto che il suo equivalente tedesco ultra sicuro – a lungo considerato un barometro dei rischi dell’eurozona – è aumentato al livello più alto da ottobre 2020 a 1,37 punti percentuali, da meno di 1 punto percentuale a fine settembre.

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Uno spritz che oggi vale 15 miliardi di euro per Campari. Banche perché ora sono tornate di moda

Trimestrali ruggenti per il settore bancario e questa mattina UBS supera le previsioni, mentre in Italia dopo lo stop alla trattativa fra MPS e Unicredit si guarda in direzione BPM. I titoli bancari, comunque, sono tornati forti e questa settimana attenzione alle trimestrali. E fra queste oggi rilascia i dati Campari che con Aperol e il cocktail Spritz ha messo le ali al titolo. Le vendite sono aumentate in modo massiccio, sia online che offline. Solo negli Stati Uniti, l’e-commerce di Campari è cresciuto del 500 percento.
Nel 2004 Campari aveva rilevato Aperol per 150 milioni di euro e ora la società Campari vale in Borsa oltre 15 miliardi di euro grazie soprattutto a quell’acquisizione che si è rivelata l’affare del secolo. Aperol ora rappresenta il 14% delle vendite del gruppo e il motore della redditività. Gli USA restano il mercato di vendita più importante, dove Campari realizza il 32% del business, seguiti dall’Italia con il 15%. La Germania è il terzo mercato più importante con il 6%.

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Semiconduttori e microprocessori tutti li vogliono. Da STM ad Alibaba, da Apple a TSMC tante novità

Alibaba Group Holding ha annunciato questa mattina di aver sviluppato un nuovo chip che dovrebbe migliorare di almeno il 20% le prestazioni dei suoi data center e conferma la strada intrapresa da molti big del tech di diventare sempre più autonomi sul fronte della produzione. Ieri sera Apple ha sancito definitivamente il suo allontanamento da Intel con il lancio dei nuovi MacBook Pro da 14 e 16 pollici dotati di processore “M1 Pro” fatti in casa. Il tema dei semiconduttori resta caldissimo e riguarda non solo le strategie delle singole aziende, ma anche delle nazioni, tanto che pensano sempre più a ridurre la dipendenza soprattutto dalla Cina e da Taiwan considerata un’area sempre più a rischio dal punto di vista geopolitico.
Salvatore Gaziano, strategist di SoldiExpert SCF, nell’intervento del martedì su Class CNBC a “Caffè Affari” (in conduzione Adolfo Valente) ha brevemente analizzato le sfide di questa industria.

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Al via le trimestrali ma sui mercati domina il grigio. Per J. Dimon (JPMorgan) il bitcoin è inutile

Riparte stasera da Parigi e domani da Wall Street la stagione delle trimestrali. Si prevede che i profitti continueranno ad aumentare in modo forte e di oltre il 30% per il terzo trimestre consecutivo. Ma nonostante ciò, gli analisti esamineranno i conti e i commenti dei manager su nuove aree di preoccupazione, vale a dire interruzioni della catena di approvvigionamento e pressioni inflazionistiche. E continuano a pesare sul sentiment del mercato anche le battute d’arresto del colosso immobiliare cinese Evergrande. L’impennata del prezzo del petrolio è proseguita, pesando sul trend. I prezzi del greggio WTI sono così finiti sopra gli 80 dollari al barile per la prima volta in quasi 7 anni. Intanto oltreoceano Jamie Dimon, l’amministratore delegato di JPMorgan, ribadisce il suo scetticismo nei confronti delle criptovalute: “il Bitcoin è inutile”. A chi gli chiedeva come mai consentisse ai clienti della sua banca di avere un’esposizione alla valuta digitale, Dimon ha risposto facendo un parallelo con le sigarette: “Non penso che si debbano fumare le sigarette, ma i nostri clienti sono adulti”. Salvatore Gaziano, responsabile strategie d’investimento di SoldiExpert SCF, su Class CNBC commenta come ogni settimana i temi caldi del mercato con Gualtiero Lugli alla conduzione di “Caffè Affari”.

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Il petrolio mette la freccia sale e inguaia un po’ i mercati, Facebook in caduta anche di reputazione

La scivolata di Wall Street guidata dalle perdite per le società Big Tech, e in particolare di Facebook, si è diffusa stamane in Asia, trascinando l’indice tecnologico di Hong Kong al livello più basso in sei settimane e colpendo le azioni di tutta la regione. Un ex dirigente di Facebook accusa la società di Zuckerberg (ieri vittima anche di un crash informatico) di ingannare il pubblico e gli investitori, anteponendo “il profitto alla sicurezza”. Intanto il petrolio raggiunge i massimi degli ultimi anni dopo che l’Opec e i suoi alleati hanno rifiutato di accelerare i piani per aumentare la produzione di greggio, ignorando le richieste della Casa Bianca per aiutare ad affrontare una crescente crisi energetica globale. A trarne vantaggio la Russia di Putin e Gazprom che ha visto nell’ultimo anno moltiplicare le quotazioni, spiega Salvatore Gaziano, responsabile delle strategie d’investimento di SoldiExpert SCF nell’appuntamento settimanale su Class CNBC, dove si fa il punto sui mercati e i temi caldi.

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